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Il Consolato Territoriale di Lanciano Abruzzo Citeriore promuove le eccellenze enogastronomiche del territorio della provincia di Chieti.

Enogastronomia e cultura del territorio

 

Relazione Battesimo Consolato Lanciano Abruzzo Citeriore

Trabocco Punta Rocciosa
Battesimo Consolato Lanciano Abruzzo Citeriore
14 Settembre 2013

 

Una incantevole giornata settembrina ci accoglie, assieme al Consolato Territoriale di Pescara Abruzzo Ulteriore dalla cui costola siamo promanati, per la costituzione del nuovo Consolato Territoriale di Lanciano Abruzzo Citeriore.
Il dolce sole di fine settembre ci accompagna all'ingresso del Trabocco Punta Rocciosa dove l'evento Gourmet, previsto per le 13,30, ha luogo.
La scelta per il battesimo del nuovo Consolato Territoriale, non è casuale. I Trabocchi, "ingegnose macchine da guerra" come le definì Gabriele d'Annunzio, sono il perfetto luogo ove tradizione ed innovazione trovano il punto d'incontro nella storia della eno gastronomia abruzzese.
Strutture in legno che affondano i loro pali nella profondità degli abissi, fino ad emergere con piattaforme di legno sospese sull'acqua collegate alla spiaggia, da dove avviene l'acceso, con una traballante passerella che ricorda quella delle navi dei pirati. Nati in quel tratto di costa adriatica che va da Pescara, ed attraversando il Molise, giunge sino sul Gargano, anche se qui viene utilizzato il sostantivo di "Trabucchi", per consentire ai contadini costieri, che non avevano dimestichezza con le barche ne' tanto meno con il mare in burrasca, la pesca quotidiana; erano, infatti, il luogo sicuro da dove buttare le reti e pescare i piccoli pesci che nei tempi andati giungevano sino alla prossimità della riva.
Con il tempo il loro uso e' scemato, solo pochi ed oramai vecchi pescatori/contadini li usavano, tanto che invecchiati e non più manutenuti erano oramai destinati ad un lento ed inesorabile oblio.
Grazie alla lungimiranza di appassionati estimatori del buon cibo oggi hanno ritrovato il motivo per insorgere a nuova vita, tanto che veri e propri restyling li fanno brillare nel blu intenso dell’Adriatico ed a sera, con il sole che tramonta e le luci che si accendono, sembrano delle vere e proprie barche galleggianti nell'immenso mare che tutto avvolge e nulla svela nella notte più profonda.
Ebbene, se l'atmosfera notturna e' indubbiamente incantata non da meno lo è quella di una calda giornata che spesso la fine della stagione estiva ci regala, consentendoci di godere con la meraviglia che solo un bambino può avere, di momenti indimenticabili che, lontani dalla frenesia delle giornate estive, stentiamo quasi a credere possibili.
Ci accolgono Tiziana, Gourmet per passione, suo marito Sebastiano, socio della locale Cantina Frentana, ed il giovane figlio Luigi, studente.
Il menù previsto e' quello tipico della costa dei trabocchi che unisce i prodotti della terra, subito al di là della Statale Adriatica che ne segna il limite con la costa, ed i prodotti del mare.
Purtroppo, questi ultimi, non sono più pescati dal trabocco, ne' dal traboccante, ma del resto e' anche questo uno dei tanti esempi della evoluzione dei tempi.
Nell'attesa dell'arrivo di tutti i partecipanti un fresco aperitivo ci intrattiene.......
Quando oramai siamo tutti presenti il pranzo ha finalmente inizio con una serie di antipasti che iniziano con il carpaccio di pesche, naturalmente quelle locali, e gamberi marinati, carote al cardamomo con filetto di sgombro, carpaccio di polipo con salsa al pompelmo rosa, melanzana grigliata con pomodorini e alici, zuppetta di ventose, fagioli ed alici e, per concludere, la classica impepata di cozze. 
Già solo ciò potrebbe far pensare ad un pranzo completo, invece non sono altro che dei piccoli assaggi di piatti di portata che, altrimenti, non avremmo avuto la possibilità di gustare e che si alternano sulla tavola vestita da una gradevole tovaglia color blu punzecchiata da sassolini, raccolti nella sottostante spiaggia, dove sono applicate, con la tecnica della calcomania, curviline conchiglie ma anche animaletti porta fortuna come le allegre coccinelle, farfalle ……..
Per primo piatto ci vengono serviti i cavatelli con dadolata di pesce spada, pomodorini e melanzane.
Il secondo è un’ottima frittura di paranza che prende il nome dalle tipiche barche a vela che un tempo venivano usate dai pescatori locali per le loro attività marinare.
A conclusione un dolce della tradizione, rivisitato da giovani pasticceri, ci addolcisce il palato. Stiamo parlando del “Bocconotto” classico dolce della tradizione locale, la patria e' il piccolo paese di Castelfrentano, fatto con pasta di mandorle e ripieno di cioccolata, mandorle, mosto cotto, anche se al suo fianco troviamo l’innovazione data soprattutto dal ripieno di crema al limone, da sola o con quella al cioccolato, con una spolverata di cannella.........
Sebastiano, tra una portata e l’altra, ci parla della Cantina Sociale Frentana, rispondendo alle curiose domande dei commensali, e descrivendoci i gradevoli vini che hanno accompagnato le portate. La “Passerina”, vitigno autoctono da alcuni anni riportato alla luce con notevole consenso di pubblico, appartenente alla famiglia dei trebbiani, che ha mostrato una certa resistenza alle avversità ed una buona produzione per ettaro; dalla sua lavorazione si ottiene un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, a volte dorati. Gli aromi vanno dal fruttato al floreale, passando per lo speziato. Altra proposta offerta, la “Cococciola” spumantizzata, anch’essa uva autoctona che si trova principalmente nella provincia di Chieti, in particolare nei territori dei comuni di Vacri, Ari e Rocca San Giovanni; Il vino è di colore giallo paglierino scarico, di media struttura, con un’acidità sostenuta che si conserva per lungo tempo, ed un tipico aroma erbaceo poco intenso e persistente. Entrambi i prodotti della Cantina Sociale Frentana hanno offerto un buon carattere e piacevolezza. 
Luciana D'Aprile, già Console Territoriale per l’Abruzzo, oggi Console Nazionale con delega alle Pubbliche Relazioni, consegna al neo Console Territoriale Giuseppe Corti, le insegne dell’Unione Européenne Des Gourmet.
Sono oramai le 18,00 e sul Trabocco iniziano i preparativi per la cena. A tutti noi, soddisfatti per la gradevolissima giornata, non rimane che salutarci, dandoci appuntamento ai Castelli Romani per il 17° Gran Convegno, con l’auspicio che quella appena trascorsa non sia che la prima di una lunga serie di Eventi Gourmet che il neo costituito Consolato organizzerà.
Ersilia Caporale