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Il Consolato Territoriale di Bologna - Modena - Ferrara - Reggio Emilia promuove le eccellenze enogastronomiche del territorio.

 

 

 

 

26 novembre 2022 Ristorante San Domenico - Imola

Conviviale al Ristorante San Domenico di Imola

E' stato un incontro "stellato" al Ristorante San Domenico di Imola quello del mese di novembre che ha rappresentato anche una sorta di conviviale degli Auguri.

Abbiamo concluso l'anno Gourmet in un locale di classe della nostra zona e ricco di storia:

il 7 marzo 1970 Gianluigi Morini aprì a Imola il Ristorante San Domenico, introducendo, per la prima volta nella ristorazione italiana, quella idea di "cucina di casa" che lo aveva da sempre affascinato durante lunghi anni di ricerche e di letture. Fino a quel momento questo tipo di cucina era stato patrimonio di pochissime grandi famiglie italiane nelle quali solo un cuoco professionista aveva la responsabilità delle cucine. A distanza di tempo quel progetto continua: Massimiliano Mascia ne rappresenta la terza generazione. Da anni affianca lo zio, lo chef Valentino Marcattilii, nell'organizzazione e nella gestione della cucina, così come per ben sette anni, all'apertura del Ristorante, Valentino aveva fatto a fianco di Nino Bergese, "Cuoco dei Re e Re dei Cuochi", consigliato a Morini da Luigi Veronelli. Oggi Massimiliano garantisce la continuità dello stile "San Domenico", una perfetta filosofia fatta di rigoroso impegno a innovare e ad esaltare la tradizione gastronomica italiana nel segno, sempre, della massima eleganza e del fornire all'ospite la rara emozione di sperimentare il fascino colto, raffinato e borghese dello stare a tavola.

Prima di degustare un menù all'insegna della loro rinomata cucina, siamo scesi nella prestigiosa cantina (che lascia sempre stupiti sia per la struttura che per la quantità di etichette conservate e di ottimo pregio): è un insieme di locali per 500 mq di superficie, tutti agibili e collegati tra di loro.

In questo contesto un pò magico abbiamo fatto un brindisi con bollicine francesi (Mademoiselle Marguerite Brut Blanquette de Limoux) e apprezzato gli stuzzichini per l'aperitivo che erano stati preparati per noi.

Risaliti nella sala del Ristorante a noi riservata e addobbata finemente con decorazioni natalizie, ci è stato servito il seguente menù scelto insieme allo Chef Massimiliano Mascia:

Antipasti

- Filetto di Baccalà in oliocottura emulsione di patata, polvere di peperone crusco

- Mazzancolle e Goletta crema di borlotti al rosmarino

Primo

- Uovo in Raviolo “San Domenico” con burro di malga, parmigiano dolce e tartufi di stagione

Secondo

- Controfiletto di vitello arrostito funghi e cavolo nero allo scalogno di Romagna

Dessert

- La piccola pasticceria

- Barretta al caffè, pralinato alle arachidi salate e gelato alla fava tonka

Vini in abbinamento

Riesling Quartiz 2021 - Az. Kruger Rumpf - Munster Sarmshein (Germania)

Valpolicella Capitel Nicalò 2019 - Az. Agr. Tedeschi - Pedemonte (VR)

Vermouth Numero Uno - Cantina Raìna - Montefalco (PG)

18 ottobre 2022 Degustazione Formaggi

DEGUSTAZIONE GUIDATA DI FORMAGGI

DI LATTE DI CAPRA E LATTE VACCINO

A CURA DELL'ESPERTO ROBERTO GUERMANDI

L'incontro del 18 ottobre è stato un pò diverso dai soliti; abbiamo avuto il piacere di reincontrare il Signor Roberto Guermandi che ha vinto il premio come miglior Formaggiaio d'Italia 2022 al concorso indetto dalla "Guilde Internationale des Fromagers - Confrérie de Saint Uguzon".

Ci ha raccontato della sua bella esperienza e abbiamo degustato una piccola selezione di formaggi (principalmente di capra per far contento il nostro colesterolo) abbinati ai vini scelti insieme a noi dal Signor Gianni Gentile proprietario dell'Enoteca dei SAGGI di San Lazzaro di Savena che ci ha proposto anche qualche piccolo intermezzo gastronomico.

All'incontro era presente anche il nostro Professore ed Amico Pierluigi Nanni che ha dato un valore aggiunto alla degustazione dei vini data la sua consolidata esperienza e sapienza in materia.

Formaggi in degustazione

- Robiola di Roccaverano Dop
- Toma di capra di Langa
- Formaggio di Capra Sardo di 5/6 mesi
- Olavidia Formaggio di Capra tenero spagnolo miglior formaggio del mondo 2022

- qualche piccolo intermezzo gastronomico

- Salva Cremasco dop di 180 gg
- Conzato Calitrano affinato in anfora dell'Irpinia

- e uno Stilton dop inglese per chiudere ....

Vini abbinati

Muller Thurgau Fuori Standard - Az. Agr. Rudi Vindimian - Lavis (TN)

Malvasia dei Colli Piacentini 2020 - Az. Agr. La Tosa - Vigolzone (PC)

Vernatsch Mensen 2019 - Cantina Colterenzio - Appiano (BZ)

Ramos Pinto Adriano Reserva - Az. Adriano Ramos Pinto Vila Nova de Gaia - Portugal

Alcune informazioni sui formaggi degustati:

ROBIOLA DI ROCCAVERANO

Prodotta dall' Azienda Agricola Stutz a Mombaldone nelle Langhe Astigiane con il latte del proprio gregge di capre e affinata per circa 2 settimane. Si presenta con una crosta rugosa e riflessi rosati. La pasta è leggermente compatta e bianca. Sapore con note di latte, erbe aromatiche, mandorla. In bocca è elegante e persistente. Stagionatura di almeno 15 giorni. L' Azienda è una realtà a conduzione famigliare caratterizzata dall'amore per la natura e per i suoi prodotti. Visitando la loro azienda si respira aria pulita e uno spirito di innovazione, apportato soprattutto dai figli Jerome e Ramon. Stultz è uno dei pochi produttori ad aderire al disciplinare Slow Food della Robiola di Roccaverano. Questa diviene Presidio nella stagione del pascolo, e quindi da marzo-aprile a ottobre-novembre, rigorosamente ottenuta con latte crudo caprino da capre di razza Camosciata e razza autoctona Capra di Roccaverano. Si può abbinare a confetture, miele e mostarda.

TOMA DI CAPRA

Prodotta dal Caseificio dell' Alta Langa a Bosia (CN) con latte caprino pastorizzato, sale, caglio. Può contenere tracce di latte vaccino. Formaggio stagionato a pasta morbida, con crosta non edibile, peso 2 kg. circa, di forma cilindrica del diametro di 16 cm. e altezza di 10 cm. Il prodotto rispetta la normativa vigente nazionale ed UE. Viene confezionato avvolto in un involucro di alluminio riportante tutte le diciture di legge e la data di scadenza (circa 60 giorni dal confezionamento).

CAPRIDOR EXTRA

Prodotto da Argiolas Formaggi con latte di capra a pasta semidura compatta, cruda, bianchissima lievemente occhiata non elastica dal gusto aromatico non piccante. Prodotto con una selezione accurata di latte intero di Capra raccolto in Sardegna, sale, caglio, fermenti lattici. Crosta non edibile. Viene stagionato min. 120, max 180 giorni. Conservazione 150 giorni per la forma intera di circa 4 kg. e 85 giorni per il prodotto porzionato da 100 - 200 gr.).

OLAVIDIA

Formaggio di Capra tenero spagnolo prodotto da Quesos & Besos Artesanos De Sierra Morena è risultato miglior formaggio del mondo 2022. E' la più antica forma di fermentazione; fatto con i batteri lattici presenti nel latte. Questo tipo di batteri agisce sul lattosio (zucchero del latte) e lo degrada ad acido lattico. In questi formaggi la sgocciolatura (la perdita di parte del siero contenuto nel latte) avviene spontaneamente. Prodotto con latte di capra a pastorizzazione lenta con una coagulazione lattica maturata con muffe e carbone e con un formato di 250-300 grammi. Ha una maturazione dai 15 ai 20 giorni. Questo tipo di formaggio ha un odore molto forte, come di "piedi" ma che non compare in bocca.

SALVA CREMASCO DOP

Per la realizzazione del tipico formaggio Salva Cremasco DOP è necessario utilizzare latte di vacca intero proveniente da Aziende Agricole certificate. Dalla fase di coagulazione, a circa 32/40 ° C, si passa alla lavorazione della cagliata, alla messa in stampi per ottenere le tipiche forme quadrate a parallelepipedo che lo caratterizzano. Dopo una stufatura di 8/16 ore e la successiva salatura, sono messe in stagionatura per minimo 75 giornio (può essere stagionato anche per 8/12 mesi). E' un formaggio molle da tavola a pasta cruda e crosta lavata, che può anche essere aromatizzata con erbe o vinacce. Durante la stagionatura le forme vengono trattate con un panno imbevuto di acqua e sale, girate, a volte oliate e spazzolate; per i trattamenti della crosta sono ammessi solo olio alimentare ed erbe aromatiche.

CONZATO CALITRANO

Formaggio a pasta dura dalla lenta maturazione è prodotto con latte proveniente da animali la cui alimentazione è costituita prevalentemente da foraggi della zona d'origine. Dopo la formatura, la maturazione si protrae per almeno 70 giorni, per poi essere massaggiato su tutti i lati della forma con una concia costituita da olio extravergine di oliva, spezie ed erbe di montagna. Successivamente viene adagiato in anfore di terracotta calitrana, sigillate, nelle quali affina per almeno 2 mesi prima di essere posto in commercio.

BLU STILTON

Formaggio erborinato, uno dei pochi inglesi a denominazione di origine protetta, prodotto con latte vaccino pastorizzato. Presenta una crosta naturale, dura, screpolata di color grigio bruno. La pasta, di colore ambra pallido con venature blu uniformi, è compatta e cremosa, abbastanza friabile. Al palato la pasta è liscia e quasi burrosa, con un sapore rotondo, maturo, ricco e piccante e stagionato per almeno 2 mesi. Prodotto in Inghilterra da Cropwell Bishop Creamery a Nottingham. Solo 6 caseifici nelle tre regioni del Derbyshire, Leicestershire e Nottinghamshire, sono autorizzati a produrre lo Stilton, secondo le regole previste dal disciplinare. Occorrono 78 litri di latte per produrre una forma da 8 kg. Formaggio da tavola, è perfetto anche nelle insalate, spalmato su cuori di sedano o altre verdure crude, nella Jacket Potato al posto del burro o sulla pizza. Delizioso in abbinamento ad un sake ricco e dalle note di umami.

19 giugno 2022 Cavalese e Val di Cembra

Cavalese e Val di Cembra in Trentino

La gita sta per finire....

19 giugno 2022 - la nostra gita che doveva essere di un giorno, poi diventata di due e infine di tre sta finendo... abbiamo iniziato con una bella passeggiata in una Cavalese semideserta visto l'orario mattutino; abbiamo apprezzato lo splendido parco arricchito da alberi di tiglio secolari ove svetta il campanile della pregevole Pieve gotica di Santa Maria Assunta da sempre considerata dagli abitanti della zona un simbolo della Val di Fiemme.

Lungo un percorso che affianca un ruscello, motore per tanti anni della vecchia segheria, siamo arrivati nel centro di Cavalese dove domina la torre dell'orologio simbolo del paese affiancata dal bel palazzo affrescato della Magnifica Comunità.

Poi riprese le nostre auto ci siamo soffermati alla vecchia segheria anche per una foto di gruppo e quindi ci siamo diretti in Val di Cembra dove come prima sosta non poteva mancare una degustazione alla Cantina della famiglia Zanotelli di un Muller Thurgau della zona.

Il Ristorante scelto per il pranzo per chiudere degnamente questa piccola vacanza è stato il Cà dei Volti del giovane Chef Guglielmo Baron che ha avuto il coraggio di aprirlo lo scorso anno in piena pandemia; i piatti che abbiamo degustato in questa bella e moderna location in un antico palazzo del centro storico di Cembra sono stati i seguenti:

- Piselli, ricotta, olive e limone

- Trota affumicata, peperoni, aglio orsino e 708 km. bianco

-Tagliatelle con ragù di anatra, timo e riduzione di lupinus

- Pollo vegetariano, carota, sedano e BBQ

- Rabarbaro, timo e yogurt

Vini in abbinamento:

- Ferro - Simoni

- 708 Km. Bianco - Cembrani D.O.C.

- 708 Km. Rosso - Cembrani D.O.C.

Sentendo i commenti positivi di tutti i partecipanti, volendo fare un bilancio di questi giorni, penso di non poter fare altro di dire che abbiamo avuto delle belle esperienze (in particolar modo enologiche) e soprattutto grazie all'atmosfera amicale del gruppo che si è riproposto di effettuare in futuro altre esperienze di questo tipo.

Ernesto Amaducci

18 giugno 2022 Val di Fiemme

Val di Fiemme in Trentino

Continua la gita.....

18 giugno 2022 - la prima sosta della giornata è stata a Tesero per ammirare una singolare cappella (quella di San Rocco) che riporta sulla facciata un affresco ricco di figure: un Cristo (detto sindacalista) a mani alzate che ti guarda e che dal 1557 lancia il monito ai valligiani, analfabeti ma in grado di comprendere il significato delle figure: "oltre a tutte le altre azioni malvagie voi non santificate la domenica. Anzi, la domenica lavorate come tutti gli altri giorni e commettete ogni sorta di peccato".

Per continuare lo studio dell'utilizzo del lupino di Anterivo ci siamo recati a Panchià presso il laboratorio artigianale di infusi naturali delle Dolomiti del Signor Massimo Donei "L'Ones".

Ci è stato raccontato come vengono prodotte queste Grappe aromatizzate con piante officinali raccolte manualmente e selezionate con cura, seguendo la stagionalità, rispettando la natura senza l'uso di coloranti e aromi artificiali. E' seguita una degustazione di alcuni tipi di grappe: alla felce selvatica, cumino montano, pino mugo, cirmolo, rosa canina, genziana e naturalmente lupino tostato di Anterivo.

Intanto si avvicinava l'ora di pranzo e ci siamo spostati a Moena e prima di raggiungere il nostro amatissimo Ristorante Malga Panna (1 stella Michelin), abbiamo conosciuto presso il suo atelier l'artista Lara Steffe che scolpisce vari tipi di legno con figure femminili molte volte di ispirazione orientale, alcune delle sue opere si trovano anche all'interno di Malga Panna e al Centro Visitatori di Paneveggio.

Come sempre l'accoglienza nel Ristorante è stata calda e affettuosa sia da parte della Titolare Signora Cristina che dal Sommelier Federico e dai ragazzi di sala; alcuni dei nostri amici non avevano mai avuto modo di apprezzare le portate proposte dallo Chef patron Paolo Donei, ma sono rimasti entusiasti dalle eccellenze degustate.

Una parte dei commensali ha preferito il menù "Suggestioni" così composto:

- Piccolo saluto di benvenuto dalla cucina

- Insalata tiepida di vitello, crudo di gamberi, maionese di sedano selvatico e gelato al rafano

- Malga ramen, saraceno, gabilo e porcini

- Tortelli con cagliata di latte fresco, ristretto di vitello e tartufo Trentino

- Filetto di cervo rosè in crosta di quinoa, asparagi, mela verde, basilico e ristretto di pinot nero

- in attesa del dessert.......

- La poesia dei fiori

- Insalata di fragole fresche e candite, pane caramellato, basilico, sorbetto ai fiori sambuco e gel di mela

- La nostra tisana di erbe spontanee, petite four e friandise.

con l'abbinamento dei seguenti vini:

- Chardonnay "Canopi" - Arcangelo Sandri

- Chardonnay "Masetto Dorè" - Endrizzi

- Rosato "RosaMara" - Costaripa

- Poggio Lombrone - Collemassari

- Riesling Auslese - Bender

- Moulin Touchais - Coteaux du Layon

- Moscato Rosa - Marco Donati

 

L'altra parte dei commensali ha preferito il menù "Tradizioni" così composto:

- Piccolo saluto di benvenuto dalla cucina

- Uovo fritto in crosta di polenta, spinaci, taleggio e tartufo Trentino

- Spatzle all'erba orsina, caprino fresco e infuso affumicato allo speck

- Coniglio del Bleggio al rosmarino, polenta croccante, carpaccio di melanzana, funghi e pesto di erbe spontanee

- in attesa del dessert.......

- Crema bruciata alla vaniglia, ragù di frutti di bosco e gelato alla panna

- Dolce alla liquirizia e olive (non ancora in menù)

- La nostra tisana di erbe spontanee, petite four e friandise

con l'abbinamento dei seguenti vini:

- Pinot bianco - Terlano

- Chardonnay "Masetto Dorè" - Endrizzi

- Schiava "Fass n. 9" - Girlan

- Pinot nero riserva - Niedrist

- Dulce Monastrell - Olivares

Dopo un pò di interessanti chiacchere con i titolari Paolo e Cristina, facendo i nostri complimenti al sommelier Federico per la cortesia e competenza dimostrataci, siamo ritornati "a valle" ai Masi di Cavalese lungo il torrente Avisio dove abbiamo incontrato il Mastro birraio Stefano Gilmozzi della nuova Birreria di Fiemme che ci ha intrattenuti con una piccola lezione sulla preparazione delle birre, in mezzo alle coltivazioni di luppolo, mostrandoci il suo stabilimento e naturalmente abbiamo "dovuto" degustare alcune delle sue specialità.

Naturalmente la cena in albergo è stata accompagnata non da vino, birra o grappe ma solo acqua pura di montagna nelle versioni liscia e gasata.

Ernesto Amaducci

17 giugno 2022 Termeno e Anterivo

Gita a Termeno e Anterivo in Trentino

Doveva essere una piccola gita tra amici fuori Bologna per stare un pò al fresco e si è trasformata in una vera e propria esperienza Gourmet.

17 giugno 2022 - l'inizio col botto è stata la visita della Cantina di Elena Walch a Termeno.

La storia della cantina inizia 150 anni fa, già nel lungimirante segno della eco-sostenibilità, ricavata dal sottosuolo in pietra naturale, è stata successivamente modernizzata e trasformata in una delle cantine private più belle e ricche di tradizione dell’Alto Adige. La visita è iniziata tuffandoci nella fresca atmosfera della cantina storica con le sue grandi botti in legno intarsiate per poi passare nei nuovi locali moderni, all’avanguardia per architettura e tecnica.

Non poteva mancare una degustazione di alcune eccellenze dell'azienda che ci sono state servite nel nuovo piccolo bistrot " Le verre capricieux" situato nel parco della tenuta:

Muller Thurgau 2021 - Rosè "20/26" 2021 - Gewurztraminer "Concerto Grosso" 2021 - Lagrein 2021 - Lagrein Riserva "Castel Ringberg" 2018.

Finita la degustazione non potevamo non fare una piccolissima deviazione per ammirare la splendida architettura della Cantina Tramin dalla quale si ha una vista meravigliosa sui vigneti, sulle montagne e sul lago di Caldaro.

Sorta nel 1898, la Cooperativa di piccoli proprietari coltivatori è oggi tra le cantine più premiate d’Italia per i suoi vini dall’inconfondibile ed elegante caleidoscopio olfattivo.

Il progetto architettonico pluripremiato firmato dall’architetto Werner Tscholl ultimato nel gennaio 2010 prende vita ispirandosi alla vite e alla sua morfologia.

Per il pranzo abbiamo scelto il Kurbishof una tipica Locanda Tirolese gestita dall'intera famiglia dell'ormai amico Hartmann Varesco a Guggal di Anterivo (paese famoso per il recupero di un prodotto di nicchia quale il lupino, utilizzato ora, dopo una tostatura, per aromatizzare grappe, birre e preparare un succedaneo del caffè).

Questa Locanda si conferma una certezza per la qualità dei piatti che spaziano dalla cucina tradizionale di Sara a quella creativa di Matias e tutto preparato con prodotti del territorio, per non parlare dell'utilizzo di erbe e verdure del bell'orto situato dietro casa.

Quando si ritorna in questo locale si è accolti non come clienti ma come amici da Hartmann e Angelica che gestiscono la sala e i vini in modo ottimale; per accompagnare le portate ci è stato abbinato un vino di loro produzione: il Solaris Quercu.

Dopo una passeggiata digestiva in questa bella frazione per conoscere dal vivo la pianta di lupino abbiamo proseguito per Cavalese dove abbiamo pernottato all'Hotel Lagorai situato in una bellissima posizione panoramica.

Ernesto  Amaducci

7 giugno 2022 Cantina Antinori

Cantina Antinori nel Chianti Classico

Dopo aver avuto il benestare del Console Territoriale toscano, siamo usciti dalla nostra zona per visitare una Cantina che da tanto tempo desideravamo conoscere: la Cantina Antinori al Bargino di Siena.

E' inutile dire che è stata una bellisssima esperienza; la bravissima accompagnatrice Giulia ci ha guidato in un percorso architettonico, gustativo ed emozionale di grande impatto; ci ha fatto capire quanto la famiglia Antinori sia legata al suo territorio e con una grande passione per il vino fin dal 1385 (e da allora almeno un membro di ogni generazione si è dedicato alla coltivazione dell'uva).

Abbiamo ammirato da vicino diverse aree della struttura sia all'interno che all'esterno: l'iconica scala elicoidale, la vigna che ricopre il tetto della cantina, le zone di produzione del vino, lo spazio museale, la Vinsantiera. L'accesso riservato al piano di produzione attraverso migliaia di barriques ci ha condotto fino alla bottaia, l'area dedicata alle botti grandi.

E poi il momento clou.... all'interno di una sala a vetri sospesa con la vista su un mare di barriques abbiamo degustato 4 vini rappresentativi delle Tenute Antinori:

Cervaro della Sala - Umbria IGT (92% Chardonnay e 8% Grechetto),

Maggiarino - vino Nobile di Montepulciano DOCG (Sangiovese)

Pian delle Vigne - Brunello di Montalcino DOCG (Sangiovese)

Tignanello - Toscana IGT (75% Sangiovese - 15% Cabernet Sauvignon - 5% Cabernet Franc)

La visita si è conclusa al Ristorante "Rinuccio 1180" affacciato sulle colline del Chianti Classico dove altri 3 vini ci aspettavano per accompagnare il nostro pranzo:

Conte della Vipera (Sauvignon blanc - Sèmillon)

Guado al Tasso (Cabernet Sauvignon - Cabernet Franc - Merlot)

 Muffato della Sala (Sauvignopn blanc - Grechetto - Sèmillon - Traminer - Riesling)

Nel fare un bilancio della lunga giornata devo dire che tutti gli amici Gourmet hanno manifestato grande soddisfazione per questa eccellenza italiana inaugurata il 25 ottobre del 2012 e costruita con materiali locali e con grande rispetto per l'ambiente e per il paesaggio toscano: è stata concepita per avere un basso impatto ambientale e un alto risparmio energetico; è praticamente invisibile dall'esterno se non per due lunghe fenditure orizzontali che attraversano la collina

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5 maggio 2022 Ristorante ViVo Bologna

Ristorante ViVo Bologna

Per l'incontro del mese di maggio del Consolato di Bologna dell' U.E.G. è stato scelto il nuovo Ristorante ViVo di uno dei nostri Chef preferiti Vincenzo Vottero.

Alla serata ha partecipato la Signora Antonietta Mazzeo, Presidente dell'Associazione Donne del Vino dell'Emilia Romagna,  Giornalista, Tecnico ed esperto degli Oli d'Oliva Vergini ed Extravergini, Sommelier, che ci ha illustrato, destando grande interesse da parte di tutti i presenti, alcuni progetti che ha ideato e che segue in prima persona.

In particolare Le abbiamo chiesto di parlarci di quello dedicato agli Istituti per il Turismo ed agli Alberghieri relativo alla formazione sul Vino; il Progetto D-Vino è stato voluto dall'Associazione Nazionale Donne del Vino ed ha l'obiettivo di portare più cultura e informazione enoica agli studenti raccontando le esperienze dirette di professioniste del settore (produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste).

L'esperienza pilota in 8 Istituti Alberghieri e Turistici di Emilia Romagna, Piemonte e Sicilia ha riscontrato grande entusiasmo presso gli studenti che hanno così scoperto sbocchi professionali che neanche immaginavano, specialmente nei settori più nuovi come la Wine Hospitality e in generale l'enoturismo, la comunicazione digitale, il Wine Management.

Ci ha parlato anche delle finalità del COER Consorzio Olio Extravergine di Oliva Emilia Romagna e del Movimento Turismo dell'Olio, anche questo può contribuire alla crescita economica Italiana visto l'importante numero di varietà di olive registrate (500) che il nostro territorio offre.

E' stato un piacere ascoltare una persona che riesce a trasmettere la passione per le attività che svolge, che fa meditare e incuriosire; a tal proposito speriamo di poter fare altri incontri più specifici nei prossimi mesi.

La nostra Console Nazionale Raffaella Le ha consegnato la brochure dei lavori per la Borsa di Studio Adelaide Masella che coinvolge alcuni studenti degli Istituti Alberghieri.

E' poi seguita la cena con i piatti del menù sottoriportato con l'abbinamento di vini d'Oltreoceano dell'Azienda Charles Smith Wines - Washington State.

Ringraziamo lo Chef Vincenzo Vottero, il suo staff e la sempre indispensabile Licia Mazzoni.

Come al solito Vincenzo ci ha stupiti piacevolmente con i suoi piatti creativi, genere che ai Soci di Bologna piace notevolmente.

9 aprile 2022 Azienda Agricola Longanesi

Visita alla Azienda Agricola Longanesi a Bagnacavallo

Bella uscita nella campagna ravennate quella che noi Soci del Consolato di Bologna ci siamo concessi; poichè siamo sempre alla ricerca di prodotti poco conosciuti e di nicchia siamo andati a visitare a Bagnacavallo una vera realtà rurale dove una famiglia di viticoltori ha salvato dall'estinzione un vitigno assai particolare che riesce a produrre il vino Bursôn.

Il nome deriva dal soprannome dato alla famiglia Longanesi che negli anni '50 del novecento ebbero il merito di credere nella potenzialità di queste uve e di salvarle dall'estinzione.

E' vinificato secondo tradizione ed affinato successivamente in barriques.
Quando nel 1913 Antonio Longanesi acquistò quella che poi diventerà la proprietà della famiglia Longanesi, in un "roccolo" (area boscosa al limite dei fondi dove veniva praticata la caccia dal capanno), venne trovata una vecchia vite, abbarbicata ad una quercia, che veniva utilizzata come richiamo per gli uccelli.

Vista la rusticità della pianta e la notevole resistenza alle malattie fungine dei grappoli, la famiglia provò a produrre vino in casa, come tutti i contadini della zona. Si ottenne, con stupore, un buon prodotto che ebbe notevole successo anche fra gli amici, favorendo la diffusione del vitigno nella zona.

Nel 1956 si decise di piantare il primo vigneto di Uva Longanesi soprattutto per aumentare il grado alcolico degli altri vitigni presenti in azienda (Uva d’Ora e Canina). Ai nipoti Antonio e Pietro, che intuirono i suo potenziale, il merito di avere salvato e diffuso il vitigno.
Osservando un grappolo di uva Longanesi si nota che è compatto, di media grandezza, di forma allungata, ma soprattutto luminoso, opalescente. La buccia infatti è ricoperta da una spessa brina, cosa che rende subito riconoscibile il vitigno. Il vino Bursôn che si ottiene dall’Uva Longanesi è intenso, molto ampio e ricco e al palato offre grande consistenza, corpo e tannini poderosi.
Le analisi isoenzimatiche confermano che questo vitigno non assomiglia a nessun altro finora conosciuto. Dopo un lungo iter burocratico, nel 1999 è stato iscritto nell’albo dei vigneti col numero 357 come Uva Longanesi (in onore della famiglia che lo ha salvato) e dalla vendemmia 2007 può fregiarsi dell’attributo IGT (Indicazione Geografica Tipica). Dal 1998 viene prodotto il Bursôn (soprannome dei componenti della famiglia Longanesi), il cui nome è stato depositato e concesso in uso gratuito al Consorzio del prodotto tipico "Il Bagnacavallo" a tutela della sua tipicità.
Attualmente il Bursôn viene prodotto con il 100% di Uva Longanesi in due versioni: Bursôn etichetta blu e Bursôn etichetta nera. Il Bursôn Etichetta Blu non fa appassimento ma il processo fermentativo della macerazione carbonica è caratterizzato da freschezza di frutto, note di viole, prugne e pepe in sottofondo. Un vino molto piacevole da abbinare a grigliate di carne, lasagna al forno, stracotto di manzo, gnocchi al sugo di castrato. Il Bursôn Etichetta Nera, il vero campione, il vino più pregiato, proviene da uve fatte appassire e poi messo ad affinare per almeno due anni in fusti di legno. Il risultato è un vino di grande fascino, dal colore rubino tendente al granato. Ricco di note mature, prugne sotto spirito, cioccolato, liquirizia, erbe alpine e una struttura notevole, ma sempre composta ed elegante, con tannini scolpiti dall’affinamento nel rovere.

Il Bursôn Etichetta Nera si abbina a piatti di cacciagione, faraona al tartufo, pappardelle al ragù di cinghiale, stinco al forno con patate.

Il titolare di questa azienda il Signor Daniele Longanesi ci ha piacevolmente intrattenuto parlandoci oltre che del Bursôn e della sua vinificazione (ora viene anche spumantizzato con il Metodo Martinotti sia in versione bianco che rosato), anche mostrandoci la sua cantina.

Naturalmente la visita si è conclusa con la degustazione guidata di 6 vini e di una simpatica merenda.

 

15 marzo 2022 Tenuta Santa Croce e Trattoria del Borgo

Monteveglio

Tenuta Santa Croce e Trattoria del Borgo

Il 15 marzo 2022 noi Soci del Consolato di Bologna dell'Union Europèenne des Gourmets, insieme ad alcuni simpatizzanti, ci siamo ritrovati per una conviviale dal sapore prettamente famigliare ed amicale poichè siamo stati ospitati dal nostro Socio più giovane Giorgio Chiarli insieme al fratello Stefano nella loro bella Tenuta Santa Croce di Monteveglio.

I vini che abbiamo degustato provenivano dalle Tenute della famiglia Chiarli e sono stati abbinati ai piatti dello Staff della Trattoria del Borgo di Monteveglio alto, il cui titolare Paolo Parmeggiani ci ha fatto l'onore di iscriversi alla nostra Associazione.

Abbiamo molto apprezzato che Giorgio e Stefano abbiano voluto condividere con noi un brindisi con un calice di Lambrusco Metodo Classico Rosé 2014  della Riserva personale realizzato per celebrare il 160° anniversario dell'attività della Famiglia arrivata alla quinta generazione.

Per la presenza di questi due Soci, bravissimi esperti, si è parlato tanto di territorio ma non solo di vini, di cucina, di prodotti, ma anche di storia.

Alla fine della cena, a ricordo delle vacanze Trentine mie e di mia moglie, abbiamo degustato una Grappa resa particolare dal prodotto che la aromatizza: il Lupino tostato di Anterivo. A tal proposito Raffaella, il nostro Console Nazionale, ci ha fatto una piccola relazione sulla sua storia e le sue caratteristiche:

Il luogo di coltivazione è Anterivo in Val di Fiemme, la pianta ha dei bellissimi fiori blu a grappolo e curiose foglie (quasi piccole palmine) un pò villose; poi crescono dei baccelli che contengono pochi semi (2/3 raramente 4) che vengono tostati: nasce così il particolare Caffè di Lupini che viene preparato in infusione, NON contiene Caffeina nè Glutine.

L'Amico Hartmann Varesco (titolare della deliziosa Locanda Kurbishof a Guggal) ci ha raccontato che nel corso del '900 la coltivazione era quasi scomparsa poichè questo "caffè" dal gusto un pò amaro doveva essere corretto con sostanze dolci quali ad esempio miele o fichi; ma una Signora del luogo che continuava a piantare questi semi per la bellezza dei fiori, ad un certo punto nel 2004, divise i pochi semi che le erano rimasti con altri abitanti del paese (20 semi a testa a 20 persone interessate). Attualmente la produzione è ripresa e i pochi coltivatori uniti in un Gruppo di promozione di questo antico prodotto, sono orgogliosi di tenere in vita una parte di storia del loro bel territorio.

La coltivazione è eseguita tutta a mano in piccoli appezzamenti; la maturazione dei baccelli avviene progressivamente in circa 2-3 mesi, almeno una volta alla settimana bisogna passare tutte le piante per controllare se il baccello contiene i semi già maturi (vengono battuti a mano per sentire se all'interno "suonano" il che significa che il prodotto è pronto da raccogliere). La produzione è veramente di nicchia infatti si parla di un raccolto di 3/400 kg. in media.

Parte di questa produzione serve oltre che, alla preparazione del caffè, anche per produrre una Birra Aromatizzata e una Grappa; ed è proprio questa che assaggiamo; il produttore Signor Donei, titolare del Laboratorio Artigianale Infusi Naturali delle Dolomiti L'Ones, la prepara utilizzando una base di Grappa Naturale a cui aggiunge i semi tostati di Lupino lasciandoli in Infusione per alcuni mesi.

  

1 dicembre 2021 Conviviale sui Legumi

Osteria La Fefa

Conviviale sui Legumi

1° dicembre 2021, finalmente siamo riusciti a recuperare la Conviviale programmata per Aprile dello scorso anno avente per tema "i legumi" (argomento consigliato dal Consiglio Nazionale per tutti i Consolati).

Il locale scelto per questo incontro è stato quello della Chef patron Giovanna Guidetti dell' "Osteria la Fefa" di Finale Emilia dove ci siamo ritrovati già altre volte nel corso di questi ultimi anni apprezzandone sempre sia la location che la cucina; anche questa volta è stato così.

Il menù che è stato preparato per noi tenendo d'occhio il tema suggerito è stato il seguente:

Antipasto

- Sformato di Parmigiano Reggiano, prosciutto di Modena croccante, crema di piselli e cialda di formaggio

Vino in abbinamento:

Perpetuum Extra Brut Metodo Classico - Cantina Arunda - Meltina (BZ)

Primi

- Zuppa di lenticchie di Castelluccio di Norcia con briciole di cotechino

- Tagliatelle con fagioli in umido

Vino in abbinamento:

Friulano D.O.C. Friuli Colli Orientali 2020 - Cantina Livio Felluga - Brazzano (GO)

Secondo

- Medaglione di maialino con purè di ceci e salsa di mele campanine

Vino in abbinamento:

Refosco dal Peduncolo Rosso D.O.C. - Cantina Livio Felluga - Brazzano (GO)

Dessert

- Semifreddo alle arachidi tostate con salsa di cioccolato fuso caldo

La serata è stata gradevole e occasione anche per scambiarci gli Auguri Natalizi.

L'appuntamento sarà quindi per il prossimo anno sperando che riusciremo ad attuare i programmi che ho preparato.