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Il 15 marzo 2022 noi Soci del Consolato di Bologna dell'Union Europèenne des Gourmets, insieme ad alcuni simpatizzanti, ci siamo ritrovati per una conviviale dal sapore prettamente famigliare ed amicale poichè siamo stati ospitati dal nostro Socio più giovane Giorgio Chiarli insieme al fratello Stefano nella loro bella Tenuta Santa Croce di Monteveglio.
I vini che abbiamo degustato provenivano dalle Tenute della famiglia Chiarli e sono stati abbinati ai piatti dello Staff della Trattoria del Borgo di Monteveglio alto, il cui titolare Paolo Parmeggiani ci ha fatto l'onore di iscriversi alla nostra Associazione.
Abbiamo molto apprezzato che Giorgio e Stefano abbiano voluto condividere con noi un brindisi con un calice di Lambrusco Metodo Classico Rosé 2014 della Riserva personale realizzato per celebrare il 160° anniversario dell'attività della Famiglia arrivata alla quinta generazione.
Per la presenza di questi due Soci, bravissimi esperti, si è parlato tanto di territorio ma non solo di vini, di cucina, di prodotti, ma anche di storia.
Alla fine della cena, a ricordo delle vacanze Trentine mie e di mia moglie, abbiamo degustato una Grappa resa particolare dal prodotto che la aromatizza: il Lupino tostato di Anterivo. A tal proposito Raffaella, il nostro Console Nazionale, ci ha fatto una piccola relazione sulla sua storia e le sue caratteristiche:
Il luogo di coltivazione è Anterivo in Val di Fiemme, la pianta ha dei bellissimi fiori blu a grappolo e curiose foglie (quasi piccole palmine) un pò villose; poi crescono dei baccelli che contengono pochi semi (2/3 raramente 4) che vengono tostati: nasce così il particolare Caffè di Lupini che viene preparato in infusione, NON contiene Caffeina nè Glutine.
L'Amico Hartmann Varesco (titolare della deliziosa Locanda Kurbishof a Guggal) ci ha raccontato che nel corso del '900 la coltivazione era quasi scomparsa poichè questo "caffè" dal gusto un pò amaro doveva essere corretto con sostanze dolci quali ad esempio miele o fichi; ma una Signora del luogo che continuava a piantare questi semi per la bellezza dei fiori, ad un certo punto nel 2004, divise i pochi semi che le erano rimasti con altri abitanti del paese (20 semi a testa a 20 persone interessate). Attualmente la produzione è ripresa e i pochi coltivatori uniti in un Gruppo di promozione di questo antico prodotto, sono orgogliosi di tenere in vita una parte di storia del loro bel territorio.
La coltivazione è eseguita tutta a mano in piccoli appezzamenti; la maturazione dei baccelli avviene progressivamente in circa 2-3 mesi, almeno una volta alla settimana bisogna passare tutte le piante per controllare se il baccello contiene i semi già maturi (vengono battuti a mano per sentire se all'interno "suonano" il che significa che il prodotto è pronto da raccogliere). La produzione è veramente di nicchia infatti si parla di un raccolto di 3/400 kg. in media.
Parte di questa produzione serve oltre che, alla preparazione del caffè, anche per produrre una Birra Aromatizzata e una Grappa; ed è proprio questa che assaggiamo; il produttore Signor Donei, titolare del Laboratorio Artigianale Infusi Naturali delle Dolomiti L'Ones, la prepara utilizzando una base di Grappa Naturale a cui aggiunge i semi tostati di Lupino lasciandoli in Infusione per alcuni mesi.
1° dicembre 2021, finalmente siamo riusciti a recuperare la Conviviale programmata per Aprile dello scorso anno avente per tema "i legumi" (argomento consigliato dal Consiglio Nazionale per tutti i Consolati).
Il locale scelto per questo incontro è stato quello della Chef patron Giovanna Guidetti dell' "Osteria la Fefa" di Finale Emilia dove ci siamo ritrovati già altre volte nel corso di questi ultimi anni apprezzandone sempre sia la location che la cucina; anche questa volta è stato così.
Il menù che è stato preparato per noi tenendo d'occhio il tema suggerito è stato il seguente:
Antipasto
- Sformato di Parmigiano Reggiano, prosciutto di Modena croccante, crema di piselli e cialda di formaggio
Vino in abbinamento:
Perpetuum Extra Brut Metodo Classico - Cantina Arunda - Meltina (BZ)
Primi
- Zuppa di lenticchie di Castelluccio di Norcia con briciole di cotechino
- Tagliatelle con fagioli in umido
Vino in abbinamento:
Friulano D.O.C. Friuli Colli Orientali 2020 - Cantina Livio Felluga - Brazzano (GO)
Secondo
- Medaglione di maialino con purè di ceci e salsa di mele campanine
Vino in abbinamento:
Refosco dal Peduncolo Rosso D.O.C. - Cantina Livio Felluga - Brazzano (GO)
Dessert
- Semifreddo alle arachidi tostate con salsa di cioccolato fuso caldo
La serata è stata gradevole e occasione anche per scambiarci gli Auguri Natalizi.
L'appuntamento sarà quindi per il prossimo anno sperando che riusciremo ad attuare i programmi che ho preparato.
Durante la Conviviale di ottobre noi Soci del Consolato di Bologna ed alcuni amici abbiamo degustato alcuni formaggi piemontesi ed ora, riallacciandosi al tema Piemonte, ci siamo ritrovati per un pranzo tutto dedicato a piatti e vini di questa splendida regione ricca di prodotti d'eccellenza.
I piatti che avevo scelto con lo Chef Alessandro Tavernier del Ristorante Il Cuoco di Latta di Bologna, piemontese DOC, sono stati molto apprezzati da tutti i presenti.
Anche i vini sono stati ben abbinati e una bella curiosità hanno riscontrato in generale ed in particolare:
- il Dolcetto d'Alba dell'Azienda Marcarini (pre-fillossera, assolutamente unico perchè uno dei rarissimi ed emblematici esempi di vite non innestata su piede americano; le uve provengono da un vigneto centenario, lasciato indenne dal flagello della fillossera in virtù del terreno parzialmente sabbioso e del particolare microclima);
- il Ruchè di Castagnole Monferrato "vigna del Parroco" dell'Azienda Luca Ferraris (il vino prende il nome dal piccolo vigneto vicino alla chiesa di Castagnole Monferrato, piantato da Don Giacomo Cauda nel 1964, Parroco del paese, considerato il padre del Ruchè, il primo a crederne le potenzialità e a vinificarlo in purezza; i grappoli utilizzati per questo vino provengono dalla prima vigna mai piantata interamente a Ruchè, nonchè la vigna più vecchia esistente al momento. Si tratta dunque dell'unico Cru esistente nella denominazione DOCG Ruchè di Castagnole Monferrato);
- e per finire un bicchierino di Barbera chinato "Calisaya" dell'Azienda Rovero (meno cosciuta del più noto Barolo chinato).
Ringraziamo lo Chef Alessandro, il Maitre Gianluca e tutto lo staff per la cortesia e professionalità che ci hanno dedicato durante tutta l'esperienza eno-gastronomica.
Ringrazio di cuore i miei Soci ed Amiciche ad ogni incontro sanno creare un'atmosfera amicale che contraddistingue il nostro Consolato.
Menù
Antipasti
- Vitello tonnato in salsa antica
- Lingua di razza Piemontese scottata con bagnet verde, topinamburg e sale fumé
Primo
- Ravioli del plin con Castelmagno d'alpeggio e santoreggia
Secondo
- Guancia di manzo al Nebbiolo con vellutata di patate del Roero e finocchio caramellato
Dessert
- Cuore caldo alla nocciola
Vini in abbinamento
Chardonnay delle Langhe D.O.C. 2020 Azienda Moccagatta - Barbaresco (CN)
Dolcetto d'Alba "Boschi di Berri" D.O.C. 2019 Azienda Marcarini - La Morra (CN)
Ruché di Castagnole Monferrato "Vigna del Parroco" D.O.C.G. 2019 Azienda Luca Ferraris - Asti
"Calisaya" Barbera Chinato Azienda Rovero - Asti
Dopo la pausa estiva e con ancora alcuni timori per la situazione sanitaria, finalmente i Soci e gli amici del Consolato di Bologna dell' U.E.G. sono tornati ad incontrarsi il 2 ottobre in una conviviale con tema "i formaggi".
Oltre ai piatti che ci ha proposto lo Chef Carlo Alberto Borsarini del Ristorante La Lumira a Castelfranco Emilia (MO), abbiamo avuto come ospite l'esperto Roberto Guermandi dell' Angolo della Freschezza di Cadriano (BO) che ci ha guidato a fine pasto in una degustazione di alcuni formaggi piemontesi.
Bello il clima che si è creato tra i partecipanti e, a detta di tutti, ottimi i piatti/vini e i formaggi degustati; ringraziamo questi due giovani professionisti per averci dedicato il loro tempo e soprattutto il calore con il quale ci hanno accolti; anche il servizio di sala è stato degno di nota grazie alla padrona di casa Signora Concetta.
(1 con lardo e parmigiano 24 mesi Le Canevacce, 1 con squacquerone Valsamoggia)
Fonduta di Raviggiolo con estratto di rapa e cavoletti
Tortelli di ricotta al guanciale
Coniglio alla Lumira con polenta fritta
Formaggi Piemontesi
Crema al Mascarpone Valsamoggia con liquirizia e tenerina
Pignoletto Superiore Vecchie Vigne 2019 "Azienda Isola" Monte San Pietro (BO)
Nebbiolo Langhe 2018 "Tenuta Massara" Verduno (CN)
Castel Beseno Moscato giallo 2018 Trentino Superiore Doc "Cantina Aldeno" (TN)
DESCRIZIONE Particolare formaggio piemontese d'alpeggio prodotto con latte vaccino crudo
ASPETTO La crosta è di colore ambrato o marrone chiaro, abbastanza spessa, la pasta è di colore giallo paglierino carico a volte con riflessi verdognoli, con occhiatura media e irregolare
SAPORE Leggermente erbaceo, con sensazioni animali e lattiche
STAGIONATURA Almeno 6 mesi
PRODUTTORE Luigi Guffanti 1876 - Arona (NO)
SELEZIONATO PERCHÈ Anche se può essere consumato dopo 60 giorni, noi lo proponiamo con una stagionatura più importante, in modo da poter aprezzare appieno le caratteristiche sensoriali
CURIOSITÀ Con il nome 'Bettelmatt' si identifica fin dal XIII secolo, epoca della colonizzazione walser della fascia subalpina, un formaggio di eccellenza che veniva utilizzato come merce di scambio, per il pagamento di canoni d'affitto o concessioni d'alpeggio oppure tasse, ma non solo. Il nome Bettelmatt, infatti, pare derivi da battel che significa questua, quindi era senz'altro utilizzato per forme di beneficenza, l'unione a matt, che in tedesco significa pascolo, rende chiaro il significato del nome come 'pascolo della questua'.
Formaggio a latte crudo misto dalla forma di torta nuziale, Presidio Slow Food
DESCRIZIONE; Formaggio prodotto con latte misto vaccino, ovino e caprino crudi
ASPETTO La crosta inizialmente è liscia e umida e poi, con la stagionatura, diventa più asciutta e rugosa; il colore va dal bianco al giallo paglierino. La pasta è liscia o leggermente occhiata, di colore bianco in varie sfumature
SAPORE Al naso sono presenti leggere sensazioni animali e note speziate. In bocca, all'inizio della degustazione, è tendenzialmente latteo e burroso, mentre nel finale si sentono note di castagna accompagnate da sfumature erbacee e sulfuree
STAGIONATURA Almeno 20 giorni
PRODUTTORE CASEIFICIO TERRE DEL GIAROLO - FABBRICA CURONE (AL)
SELEZIONATO PERCHÈ Un formaggio a cui siamo molto affezionati e una chicca casearia assolutamente immancabile nella nostra selezione!
CURIOSITÀ Nel 1999 il Montàbore diventa Presidio Slow Food e tutto il mondo caseario parlò del 'miracolo del formaggio resuscitato' perchè da ormai molto tempo non veniva più prodotto
SUGGERIMENTI DI UTILIZZO Può essere proposto a tutto pasto oppure ottimo anche per il ripieno della pasta fresca o per mantecare il risotto; da provare in abbinamento a nocciole, fichi, ciliegie in agrodolce o uva rosata
DENOMINAZIONE PRODOTTO: ROBIOLA BOSINA
INGREDIENTI: LATTE vaccino pastorizzato, LATTE ovino pastorizzato, PANNA pastorizzata, sale, caglio. Origine del latte: ITALIA
DESCRIZIONE: formaggio leggermente stagionato a pasta molle, privo di occhiature, con crosta edibile bianca/giallo paglierino, peso 250g circa, forma quadrata di lato 11cm circa e altezza 3cm circa.
SHELF LIFE: 50 giorni dalla data di confezionamento
TABELLA NUTRIZIONALE (valori nutrizionali medi per 100g di prodotto)
VALORE ENERGETICO Kcal 321
VALORE ENERGETICO Kjoule 1329
GRASSI TOTALI g 28 di cui ACIDI GRASSI SATURI g 14
CARBOIDRATI g 1,3 di cui ZUCCHERI g <0,1
PROTEINE g 16
SALE g 0,90
CONSERVAZIONE: conservare a +4°/+8° C.
ALLERGENI: latte
STABILIMENTO DI PRODUZIONE: Via Provinciale 17 – Bosia (CN)
DENOMINAZIONE PRODOTTO: BLU DI LANGA
INGREDIENTI: LATTE vaccino pastorizzato, LATTE ovino pastorizzato, LATTE caprino pastorizzato, PANNA pastorizzata, sale, caglio.
Paesi di mungitura: Italia (latte vaccino e ovino), Spagna (latte caprino).
Paese di trasformazione: Italia
DESCRIZIONE: formaggio erborinato stagionato a pasta molle bianca con striature blu/verdi, privo di occhiature, con crosta non edibile blu/verde, peso 1kg circa, forma cilindrica di diametro 18cm circa e altezza 8cm circa. Il prodotto rispetta la normativa vigente nazionale ed UE
SHELF LIFE: 55 giorni dalla data di confezionamento
TABELLA NUTRIZIONALE (valori nutrizionali medi per 100g di prodotto)
VALORE ENERGETICO Kcal 349
VALORE ENERGETICO Kjoule 1444
GRASSI TOTALI g 30 di cui ACIDI GRASSI SATURI g 21
CARBOIDRATI g 1,6 di cui ZUCCHERI g 1,6
PROTEINE g 19
SALE g 1,25
CONSERVAZIONE: conservare a +4°/+8° C.
ALLERGENI: latte
Ingredienti: Latte di Pecora italiano 49,3%, Latte di Vacca italiano 49,3%, sale marino, caglio animale di vitello, ricoperto in superficie da foglie di castagno non edibili.
Il Formaggio con le Foglie di castagno Beppino Occelli è un grande prodotto frutto dell’inventiva di uno dei più grandi affinatori dell’intero panorama caseario italiano Beppino Occelli; quest’ultimo seleziona con cura formaggi a latte misto, della tipologia dei testun, ovvero formaggi a latte misto bovino-ovino o bovino-caprino, prodotti artigianali dell’Alta Langa; che vengono portati a stagionare negli splendidi locali sotterranei di stagionatura di Pamparato, qui i testun vengono posti a stagionare con estrema cura per un periodo di circa novanta giorni, poi vengono portati a Farigliano nello stabilimento di Beppino Occelli, lì saranno completamente scrostati ed immersi in barrique colmi di foglie di castagno umide, opportunamente lavate e macerate dove rimarranno il tempo necessario affinchè il formaggio recepisca la colorazione ed il grado di acidità caratteristico, successivamente alcune di queste foglie verranno poi usate per guarnire il prodotto finito.
Il Formaggio con le Foglie di castagno Beppino Occelli è un formaggio di tipo “Cusiè”, nel dialetto di Langa vuol dire semplicemente “è così” o anche “quel che c’è”, è una parola che sta ad indicare i formaggi che si ottengono mescolando due o tre tipi di latte ed i formaggi prendono il nome del latte che prevale; poi, stagionano per almeno 15/18 mesi; infine, i Cusiè riposano e si affinano per altri 2 o 3 mesi nelle foglie di tabacco o di castagno, nel fieno, nel malto d’orzo.
Il Formaggio con le Foglie di castagno Beppino Occelli è un formaggio prodotto con latte di vacca e di pecora che pascolano liberamente, stagionato per un anno e mezzo su assi di legno con un’elegantissima affinatura nelle foglie di castagno che sprigiona un profumo deciso ed inconfondibile che è perfettamente riconoscibile all’ assaggio.
Allergeni: contiene LATTE e prodotti a base di latte (Compreso il Lattosio)
Questo incontro era stato pensato per chi apprezza le Ostriche e in accordo con lo Chef Francesco Carboni del Ristorante Acqua Pazza, che già conosciamo e che rappresenta una sicurezza per la qualità dei prodotti che utilizza, è stato possibile realizzarlo per degustare anche alcuni tipi di Ostriche provenienti da alcune regioni della Francia. Ecco quindi il menù completo della serata:
Antipasto
- Calamaro ripieno su crema di cavolfiore all'arancia, finta maionese al nero di seppia e polvere di cappero
Ostriche
- Degustazione di 4 tipi di Ostriche
Speciale Veules les Roses - Alta Normandia
Le Jardins Ostréicoles de Tatihou - Bassa Normandia
Fine Le Cap Horn - Pays de La Loire
Fine De Claire - Poitou-Charentes Marittimes
Secondo
- Branzino al forno con carciofi, patate e olive
- Assaggio di frittura di pesce
Dessert
- Gelato di crema alla vaniglia con Aceto Balsamico
Vini in abbinamento
Ribolla gialla DOC Collio - Azienda Gradis'ciutta
Trentodoc Piancastello - Azienda Endrizzi
Fine De Claire Fonteneau - Poitou Charentes Marittimes
L'allevamento di Ostriche Fonteneau si trova sull'Isola di Oléron al centro del bacino di Marennes-Oléron ed è sicuramente una delle ostriche più commercializzate al mondo.
Dopo i primi mesi in mare l'ostrica viene portata nelle claire (bacini argillosi della grandezza mediamente di un campo da tennis) e qui il prodotto viene affinato. Dalla forma omogenea, all'interno troviamo una polpa carnosa ma dalla consistenza soffice e dal mantello traslucido.
All'olfatto si percepisce un gradevole odore di mare mentre il gusto finito, tipico della claire, lascia un equilibrato sapore salino in bocca.
E' un'ostrica per tutti e non troppo impegnativa.
Speciale Veules les Roses - Alta Normandia
Prende il nome dalla magnifica cittadina balneare situata sulla Costa di Alabastro e deve il suo gusto alla miscela di acqua dolce e acqua salata generata dal mare e da tre fiumi sotterranei; la sua crescita è favorita dal calcare delle vicine scogliere (Falaises).
La sua commercializzazione è possibile solo in determinati periodi dell'anno, poichè è allevata costantemente "in immersione" e la raccolta può aver luogo solo nel periodo delle alte maree. Non troppo carnosa, croccante, profumata, di colore bianco e forma bombata.
Le Jardins Ostréicoles de Tatihou - Bassa Normandia
L'isola di Tatihou è una piccola isola sulla costa francese della Manica a Nord-Est della penisola del Cotentin nella rada di Saint-Vaast-la-Hougue.
Ostrica Normanna è una concava nutrita esclusivamente di phytoplancton naturale.
E' croccante e carnosa, con il gusto di nocciola tipico delle osrtiche della Normandia.
Fine Le Cap Horn - Pays de La Loire
Dal sud della Bretagna, paesi della Loira, questa ostrica trascorre 3 anni nel mare prima di finire il suo affinamento nelle claire.
Dalla consistenza carnosa e sapore pieno, questa ostrica è famosa per il buon equilibrio tra una salinità naturale dovuta ai 3 anni in mare e alla dolcezza esaltata nei mesi nelle claire.
Vista la situazione generale per l'emergenza epidemiologica da Coronavirus è stata una serata "strana" ma il gruppo di coraggiosi Gourmets bolognesi che hanno partecipato (prese le opportune precauzioni per le distanze di sicurezza fra i commensali) hanno gradito molto quanto ci è stato proposto dallo Chef Carboni e provveduto ad effettuare un approfondito "studio" per valutare e comprendere le diverse caratteristiche dei 4 tipi di Ostriche degustate.
Anche i vini in abbinamento sono stati apprezzati e hanno stemperato un pò il clima preoccupato di questi giorni.
Un ringraziamento particolare va a Francesco Carboni e al suo staff che ci hanno supportato e sopportato per rendere la serata "sicura".
Il Consiglio Nazionale aveva invitato tutti i Consolati ad effettuare una conviviale avente per tema "il vino in cucina" che prevedesse l'utilizzo del vino nella preparazione delle portate che comporranno il menù che si degusterà.
La scelta dello Chef che si cimenterà in queste preparazioni é ricaduta sul bravissimo Chef-Patron Massimiliano Poggi, che molti di noi già conoscono ed apprezzano.
I piatti sono stati preparati con i vini del nostro territorio dell' Azienda "Il Monticino" e il Titolare Giacomo Morandi ci ha guidato in questa speciale degustazione.
Ecco quindi il menù completo della serata:
Antipasto
- Salmerino al barbecue con crema di burro bianco al Pignoletto fermo, scalogno marinato e aneto
Primo piatto
- Ravioli di castrato con crema di burro nocciola al Pignoletto frizzante, accompagnato da tartufo nero e rafano
Secondo
- Cinghialetto con purea di mela cotogna, pepe di Sichuan, erbe aromatiche e salsa di cinghialetto al Barbera fermo
Dessert
- Crema al Barbera frizzante, ciambella secca
Vini in abbinamento
"Pignoletto classico"
"Pignoletto frizzante"
"Barbera fermo"
"Barbera frizzante"
E' stata una serata particolare per "palati fini" con piatti creativi preparati apposta per noi dallo Chef Massimiliano che ringraziamo per la disponibilità riservataci.
Un ringraziamento particolare va anche a Giacomo Morandi per la pazienza e competenza nell'illustrarci i vini che abbiamo degustato.
Al termine della serata è stato presentato il nuovo Socio Fulvio Boschi che dopo alcuni anni di frequentazione alle nostre Conviviali è entrato ora a pieno titolo nella nostra famiglia Bolognese.
Pensando anche ai Soci che per vari motivi non sono riusciti a partecipare al Gran Convegno di Matera, ho organizzato una serata a base di "piatti e vini della tradizione lucana".
E quale migliore occasione se non assaggiarli dallo Chef lucano Mario Ferrara che per qualche mese è presente anche al Parco Agroalimentare FICO?.
In questa location comoda a tutti grazie al suo ampio parcheggio, nello spazio riservato alla ristorazione lucana, abbiamo avuto la possibilità di degustare non solo un menù tipico creato apposta per noi, ma anche alcuni importanti vini del territorio.
Questo il menù degustato:
Antipasti
- Polpettine di pane e carciofi
- Caciocavallo impiccato e broccoli piccanti
- Peperoni cruschi
- Ciambotta
Primi piatti
- Zuppa di ceci, cotiche e "zafarani"
- Raschiatelli "ammollicati" e rafano
Secondi
- Baccalà "ammollicato", cavolfiore e fondente di cipolla
- Pezzente, cime di rapa e peperone crusco
- Pecora in pignata
Dessert
- Ricordo di una crostata
- Casoncelli alle castagne
Vini in abbinamento
"Cento Santi" Spumante metodo classico Brut DOP
Az. Fratelli Dragone - Matera
"I Sassi" IGP Greco Bianco
Az. Martino - Potenza
"Grottino di Roccanova" DOP Terre di Norce
Az. Agricola Graziano - Potenza
Gli intervenuti hanno molto apprezzato i piatti proposti ed i vini ad essi abbinati; lo chef ci ha intrattenuto sulla preparazione delle ricette implementandole con i suoi ricordi di ragazzo offrendoci così uno spaccato delle tradizioni famigliari lucane.
Lo ringraziamo per la sua attenzione insieme al figlio Simone abile Sommelier.
Dopo l'incontro a livello Nazionale che si é tenuto a Matera per il Convegno annuale della nostra Associazione, ecco una bella conviviale "interregionale".
E' da un pò di tempo che con il Console Territoriale ed Amico del Consolato di Siena, Alessandro Bonelli, si desiderava organizzare una iniziativa insieme per i nostri due territori e finalmente siamo riusciti nell'intento.
E' stato scelto di incontrarci a metà strada sull'appennino quasi al confine tra Emilia e Toscana.
E come location abbiamo scelto la Taverna del Cacciatore dell'Amica Lucia Antonelli a Castiglione dei Pepoli per gustare un buon pranzetto a base di piatti della "cucina di famiglia del territorio appenninico" che certamente non si mangiano di solito in un Ristorante.
Per far conoscere agli Amici toscani anche i vini delle nostre zone, é intervenuto il nostro Socio e Produttore Giorgio Chiarli della Tenuta Santacroce di Monteveglio che, oltre ad aver curato gli abbinamenti per i piatti degustati, ci ha parlato della realtà vinicola del nostro territorio e della filosofia della sua Cantina.
Piccola sorpresa prima del pranzo (soprattutto per gli Amici Toscani): Lucia ci ha intrattenuto con una piccola dimostrazione su come si prepara la sfoglia e due paste ripiene.
Come al solito ci ha lasciati tutti a bocca aperta nel vederla destreggiarsi tra uova, farina, taglieri e mattarello.
Tanti sono stati i suggerimenti che ci ha fornito per la preparazione di una buona sfoglia; la ringraziamo per la pazienza e professionalità che ci ha riservato.
Dopo un aperitivo all'aperto sotto un caldo sole ottobrino a base di Mortadella, Parmigiano, piccole crescentine, formaggi freschi e stagionati di capra, naturalmente il tutto accompagnato da un buon calice di Pignoletto Spumante, ci siamo seduti a tavola per degustare il seguente menù:
Antipasti
- Torta grassa castiglionese
- Chips di polenta e fagioli
Primi piatti
- I famosi Tortellini di Lucia
Secondo piatto
Dessert
- Torta secca e zuccherini montanari castiglionesi
Vini in abbinamento
Pignoletto Spumante "Cuvée Nettuno 2017" DOCG
Pignoletto "Sit a Montuì 2017" DOCG
Cabernet Sauvignon "Sermedo Riserva 2015" DOC
Tenuta Santacroce - Monteveglio
Albana Passito "Ca de' Monzi" DOCG
Chiarli 1860
A parte i piatti e i vini che sono stati graditi da tutti i commensali, degno di rilievo il clima di amicizia che si é confermato fra i nostri due Consolati.
Quest'anno si è pensato di ritornare nella zona del Gran Convegno del 2017, approfondendo così la conoscenza di questi luoghi stupendi anche grazie all'aiuto del Presidente della Cooperativa della Lenticchia di Castelluccio di Norcia.
Il programma della gita è stato il seguente:
Mercoledì 26 giugno: siamo partiti di buon mattino da Bologna e come prima tappa ci siamo fermati a visitare Panicale vicino al lago Trasimeno; la guida locale ci ha accompagnati e fatto apprezzare le bellezze artistiche di questo Borgo Medievale: l'Oratorio di San Sebastiano con gli affreschi del Perugino del 1505, il delizioso piccolo Teatro Caporali ancora in funzione per la cittadina e il Museo del Ricamo. Nel centro del Borgo ci ha ospitati per il pranzo il Ristorante Lillo Tatini, dove la Signora Patrizia e il marito Vittorio, ci hanno proposto un delizioso menù a base di prodotti locali e una degustazione di Oli Extravergini Umbri abbinati ad alcuni antipasti. Al termine del pranzo ci siamo spostati a Castelbuono di Bevagna per la visita alle vigne e alla cantina della Tenuta Castelbuono Carapace (struttura ideata da Arnaldo Pomodoro per la famiglia Lunelli - Cantine Ferrari); al termine della visita abbiamo degustato con estrema soddisfazione (anche grazie allo splendido scenario che ci contornava) 4 vini prodotti nella tenuta. Prima del pernottamento all' Hotel San Luca a Spoleto ci siamo regalati una sosta per un aperitivo al Bar Tric Trac (quello di Don Matteo) in piazza Duomo.
Giovedì 27 giugno: l'intera giornata è stata dedicata a Norcia e Piano Grande dove si coltiva la famosa Lenticchia di Castelluccio; siamo stati accompagnati dal Signor Gianni Coccia e Signora Vincenza (Presidente della Cooperativa della Lenticchia) che, ormai amico della nostra Associazione, ci ha raccontato il territorio e i grandi problemi che ancora sussistono a seguito del terremoto del 2016. Rimarrà nel ricordo di tutti i partecipanti la bellissima esperienza della passeggiata in mezzo a chilometri quadrati di coltivazioni di Lenticchie e altri legumi con i loro tanti fiori multicolori. Siamo poi saliti nella collina sovrastante la Piana che ospita quel che rimane del paese di Castelluccio, purtroppo ormai ridotto ad un cumulo unico di macerie e polvere; gradito è stato l'incontro con gli amici Sandra e Adorno che ci hanno offerto con grande generosità un aperitivo a base di ottimi prodotti di loro produzione e che purtroppo devono continuare a lavorare in situazione "di guerra". Siamo poi scesi a Norcia per il pranzo al Ristorante "Stellato" Vespasia all'interno di un Palazzo nobile del 1500 che ospita il Relais & Chateaux Palazzo Seneca; con lo Chef Valentino Palmisano era stato predisposto un menù che parlasse anche dei prodotti della zona. Poi abbiamo avuto un pò di tempo per una passeggiata nel centro storico e per effettuare alcuni acquisti.
Venerdì 28 giugno: la mattinata è stata dedicata ad una passeggiata nel centro storico di Bevagna e ad un altro incontro con un' ennesima eccellenza del territorio: la Cantina Arnaldo Caprai, anche in questo caso abbiamo effettuato una visita e una degustazione di alcuni loro vini. Per il pranzo ci siamo recati alla vicina Montefalco, altro bel Borgo Umbro, preceduto da una breve passeggiata nel centro dove abbiamo avuto l'opportunità di visitare il Museo Pinacoteca di S. Francesco emozionandoci dinanzi agli affreschi di Benozzo Gozzoli e del Perugino. Per il pranzo di fine gita è stato scelto il Ristorante l'Alchimista anche in questo caso con un menù del territorio, accolti dalla deliziosa padrona di casa Barbara sempre sorridente e disponibile.
Ringrazio tutti gli amici che hanno partecipato, poichè a questa gita tenevo in particolar modo, oltre che per incontrare di nuovo gli amici del Consorzio della Lenticchia ai quali, vi ricorderete, la nostra Associazione ha fatto una donazione durante il Gran Convegno 2017 (e forse grazie anche al nostro piccolo contributo sono riusciti a riprendere la loro attività), ma soprattutto perchè questi bellissimi territori non vanno abbandonati (cosa che invece stanno facendo le Istituzioni!!!) e un piccolo aiuto possiamo darlo noi privati solamente continuando a visitarli e acquistando gli ottimi prodotti che queste meravigliose persone producono. Il titolo di questi 3 giorni infatti può essere proprio "Paesaggi, Prodotti, Persone".
Questi i menù degustati durante la gita:
Degustazione di Oli Extravergini Umbri con antipastini abbinati
- Coregone marinato - Olio Novello Soc. Agr. Stoica (Perugia) Olive Leccino
- Tonno di Chianina con finocchi e arance e pecorino di fossa - Olio Femmine Frantoio Ranchino (Orvieto) Olive Moraiolo - Leccino - Frantoio
- Fagiolina del Trasimeno - Olio Monocultivar Borgiona Az. Sambuchi (Città di Castello) Olive Borgiona
- Lenticchie di Castelluccio - Olio Dolce Agogia Frantoio Batta (Perugia) Olive Dolce Agogia
Antipasto
- Prosciutto di Cinta Senese (Azienda Carini)
Primo piatto
- Carbonara del Perugino (Ravioli ripieni con uova di quaglia saltati in padella
con pancetta di Cinta Senese e ricotta stagionata di Norcia)
Secondo
- Assaggio di “Peposo” brasato di vitellone e Costoline di Cinta Senese con patate al forno
Dessert
- Cantucci
Vini in abbinamento
"Trian" Bianco Colli del Trasimeno - Cantina "I Girasoli" di Sant'Andrea
"IGT Rosso" - Cantina "I Girasoli" di Sant'Andrea
"V'Indugio" Vendemmia tardiva - Cantina Palazzone di Orvieto
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Benvenuti a Norcia
Il piatto più buono del mondo
Antipasto
- Castelluccio (Zuppa di Castelluccio con spuma di Parmigiano 40 mesi riserva)
Primo piatto
- Riso (Risotto Acquerello invecchiato 7 anni con zafferano di San Pellegrino ed erborinato di capra)
Secondo
- Maialino (Da latte glassato al Sagrantino e limone, porchetta croccante e chutney di mela)
Il Passaggio
Dessert
- Tartufo (Mousse al tartufo nero e gelato all'olio moraiolo)
Coccole finali
Vini in abbinamento
"Campo del guardiano" Orvieto Classico - Cantina Palazzone
"Ciliegiolo di Narni" - Cantina Bussoletti
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Antipasto
- Stracciata d'uovo al tartufo nero estivo
- Parmigiana di cipolle rosse di Cannara
- Fiori di zucchina ripieni di ricotta dell'Azienda Agricola Tabarrini e zucchine
Primo piatto
- Tagliatelle tirate a mano al ragout bianco di Chianina e olive taggiasche
Secondo
- Selezione di Salumi e Formaggi "nobili" della miglior tradizione Umbra
serviti con la torta al testo calda fatta in casa
Dessert
- Bavarese al pistacchio
Vini in abbinamento
"Trebbiano Spoletino" - Az. Agr. Bellafonte
"Montefalco Rosso" - Az. Agr. Di Filippo
Un'intera giornata è stata dedicata al territorio Ferrarese, in particolare quello di Comacchio e delle sue Valli; oltre all'aspetto naturalistico i Gourmets Bolognesi hanno cercato di approfondire la conoscenza dell'anguilla non solo dal punto di vista gastronomico.
Primo appuntamento della giornata è stata la visita guidata alla Manifattura dei Marinati dove si è potuto ammirare fra l'altro la splendida Sala dei Fuochi risalente agli inizi del 1900 con la presenza di 12 grandi camini utilizzati per la cottura delle anguille; grande ricordo del lavoro soprattutto delle donne che dovevano alimentare questi camini girando manualmente gli enormi spiedi pieni delle anguille già porzionate per il successivo processo di confezionamento.
Dopo la visita breve passeggiata nella zona dei Trepponti di Comacchio (proprio una piccola Venezia); non sono mancati gli acquisti dell'ottimo pane ferrarese e prodotti ittici freschissimi.
Il clou della visita è stato l'incontro presso un Lavoriero di pesca con l'esperto pescatore Signor Carlo che ci ha fornito interessantissime notizie sull'allevamento dell'anguilla e della sua pesca, raccontandoci la vita di questo pesce che affronta un viaggio incredibile di un anno per depositare una sola volta nella sua vita le uova all'altro capo del mondo nel Mar dei Sargassi. Ancora più incredibile è che questi nuovi nati facciano il viaggio in senso inverso per raggiungere proprio le Valli di Comacchio per crescere e continuare il ciclo della vita.
Dopo aver ascoltato affascinati questo racconto e contemplata la bellezza delle Valli e di alcuni uccelli, fra i quali alcune decine di Fenicotteri Rosa, ci siamo diretti a Quartiere di Portomaggiore dove lo Chef Adalberto Migliari ci ha accolti nella sua trattoria La Chiocciola con un pranzo a base di prodotti e vini del territorio ("naturalmente" era stato previsto un assaggio di anguilla al forno).
Questo il menù degustato:
Antipasti
- Terrina di Anguilla con pesto di Olive Taggiasche e Capperi
- Frittella di Baccalà
Primi piatti
- Risotto Carnaroli alle Rane
- Gnocchi di patate con ragout di lumache, guanciale stagionato e parmigiano
Secondi piatti
- Fritto misto di pesce dell'alto Adriatico
- Anguilla al forno
Dessert
- Sorbetto di more di rovo
Vini in abbinamento
"Lore04 Spumante Brut"
"Rosa X Emy" Spumante Rosè
"Palina" Sauvignon
Az. Agr. Mattarelli - Vigarano Mainarda
Gli intervenuti a fine pranzo hanno manifestato il loro gradimento su tutti i piatti e i vini abbinati; in particolare il RISOTTO ALLE RANE e lo Spumante Rosè "Rosa X Emy" hanno ottenuto un grandissimo apprezzamento.