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LoginIl Consolato Territoriale Veneto - Bassano promuove le eccellenze enogastronomiche del territorio secondo quelli che sono i principi e gli scopi dell'Unione europea dei Gourmet.
Enogastronomia e cultura del territorio
“All’alba del 1900
nasce un Fiore d’Inverno,
Una visione? Una Casualità?
Forse entrambe, ma ciò che è certo è che, da quegli anni,
un nuovo prodotto conquista il mondo.
Così,
come un grande scultore libera la sua scultura
imprigionata nel marmo, allo stesso modo i produttori
liberano dalle amare prigioni delle foglie di cicoria
un cuore bianco e rossastro,
il radicchio rosso di Treviso, Il fiore d’Inverno”
E’ iniziata così la Conviviale U.E.G. del Consolato del Veneto sabato 11 febbraio, tra poesia e storia, miti e leggende, magia in cucina e nel bicchiere, con il contributo dei soci Giancarlo Favaretto e Nicola Menin, che si sono egregiamente alternati per regalarci tantissime sorprese interessanti:
la storia del radicchio, oggetto di approfondite ricerche presso le biblioteche più importanti;
la presentazione di Andrea Tosatto alla guida del Consorzio del Radicchio Rosso di Treviso Igp che ci ha parlato di un prodotto di valore, una vera eccellenza dell’agricoltura italiana che il mondo ci invidia, anche grazie al video “Fiori d’Inverno” che vi invito a visionare; https://youtube.com/watch?v=hL2jLuV4D8s&feature=share
la “formula speciale” per il Vermouth di Ion Panta, docente a corsi di formazione, sommelier professionista, presenza importante al Ristorante Caffè Concerto di Venezia, Vermouth che speriamo di degustare prossimamente in abbinamento con qualche buon formaggio;
la “nuvola fumosa” di Cristian Bertoncello socio fondatore dell’Associazione Culturale Amici del Nostrano del Brenta, promotore della storia dell’antico sigaro nostrano del Brenta fatta di passione, amore e capacità di rinnovarsi nei secoli. https://www.libertaeparola.com/nostrano-del-brenta/
Particolare interesse ha suscitato l’abbinamento dei piatti, abilmente preparati dalla cucina diretta dal Sig. Paolo e dalla figlia Claudia titolari della “Crosarona” di Scorzè (VE) ai vini piemontesi. E’ sempre molto interessante quando alle conviviali sono presenti i produttori dei vini.
Abbiamo così potuto conoscere due grandi personaggi del mondo del vino: Giuseppino Anfossi della Cantina Ghiomo ed Enzo Boglietti della Cantina Boglietti.
Potrei descrivere Giuseppino Anfossi come una forza della natura: ha parlato della sua filosofia legata al vino ed abbiamo percepito tutta la passione che ci mette nel suo lavoro e nella produzione dei suoi vini.
In vigna c'è grande attenzione alla natura e al rispetto del ciclo biologico della vite “perché il vino buono lo fa il tempo, insieme alla natura”.
L’azienda agricola, nata ai primi dell'800, prende il nome dalla cascina Ghiomo, un ex convento di frati nel cuore del Roero, a Guarene, a 3 km dal centro di Alba.
Contadini da generazioni, Giuseppino porta avanti varie tipologie di coltivazione in un territorio compreso tra la pianura del Tanaro e la collina di Guarene.
Nel 1999, dopo altre esperienze, decide di fare esclusivamente il viticoltore e produrre vino con il suo concetto e la sua vocazione, ereditando dal nonno tutta la passione per il territorio e dal padre il rispetto del tempo e della natura.
Nei poco più di 10 ettari di vigneto si producono 40.000 bottiglie l’anno, ma solo nelle stagioni migliori, perché “non ci sarà mai un’annata simile ad un’altra”.
Le dimensioni medio-piccole rendono possibile quella qualità e quel carattere sempre più apprezzati e ricercati al giorno d'oggi.
In degustazione Arneis langhe Fussot e Nebbiolo langhe SanSteu.
E abbiamo potuto conoscere anche Enzo Boglietti, in primis con uno splendido metodo classico Brut Nature, 100% nebbiolo vinificato in bianco, servito come aperitivo in abbinamento agli stuzzichini a base di radicchio trevigiano.
L’idea di vinificare il nebbiolo in bianco nasce da una intuizione del 2004 di Sergio Molino, affermato enologo, che, dopo opportune sperimentazioni, si è reso conto che la punta del grappolo del nebbiolo, tagliata in fase pre-vendemmiale, contiene l’acidità ideale per produrre spumanti metodo classico, dosaggio zero e con una sosta sui lieviti di almeno 40 mesi; si tratta delle stesse uve del Barolo, del Barbaresco o del Gattinara dalle quali nasce uno spumante metodo classico.
E poi siamo entrati nella “sfera del barolo” con i secondi piatti: in abbinamento alla guancetta di vitello al Barolo con purè al radicchio e trevigiano grigliato è stato abbinato il Barolo 2016 DOCG .
E quando parliamo di barolo, parliamo di un’area vitivinicola tra le più conosciute al mondo e di un vino che non suscita solo emozione, ma evoca soprattutto il luogo da cui proviene. Sono vini con caratteristiche peculiari riconducibili solamente alla zona del Barolo; sono ambasciatori che raccontano suolo e microclima del territorio perché sono loro stessi “Territorio”. Questo vino ci ha regalato momenti di autentica meraviglia.
In chiusura conviviale con la Biscotteria della Crosarona Paolo ha offerto il Noans, passito dei colli orientali.
Desi Pianalto
Si è svolta il 3 dicembre u.s. la conviviale degli auguri 2022 dell'UEG - Consolato del Veneto; si è trattato di un incontro diverso rispetto i precedenti e gli anni passati dato che, con il rinnovo delle cariche, la Console Territoriale nata nella Valle dell'Agno, a fine mandato, insieme al Console Nazionale Valentino Trentin e ad altri soci collaborativi ha voluto dare vita ad un evento che facesse conoscere ai soci e agli amici partecipanti i vini prodotti nella propria vallata.
In apertura è stato ricordato il Console Nazionale Luigi Togn, recentemente scomparso ed il past console territoriale Veneto Arnaldo Toffon; la graditissima presenza di Patrizio Grando, fratello di Angelo, ha consentito di ricordare il grandissimo contributo che Angelo ha dato alla nostra associazione come fondatore e promotore e ci ha resi orgogliosi di portare avanti questa sua impresa di conoscenza dei prodotti dei nostri territori.
Per il pranzo si è scelto un locale già positivamente valutato dall'UEG Veneto, la Locanda Perinella di Brogliano (VI), cornice ideale per una giornata dedicata alla convivialità ed alla buona cucina in abbinamento ai vini locali che sono stati oggetto di spiegazioni da parte dei due dei tre produttori scelti dalla console territoriale:
Cantina Dalle Ore di Trissino - presente il titolare Marco Margoni https://www.dalleore.it/
Cantina Masari di Valdagno - presente il titolare Massimo Dal Lago https://www.masari.it/
Cantina Masiero di Trissino di Franco Masiero, assente per un precedente impegno per una manifestazione di settore a Venezia - https://www.verdugo.it/
Il menù è stato così strutturato:
Benvenuto agli ospiti
con radicchio di Treviso e salsiccia bardato con pancetta alla brace abbinato a Durello Torque Azienda Dalle Ore
Antipasto
Mattonella di pane con Asiago e porcini abbinato ad Agno Bianco Azienda Masari 2021
Primo Piatto
Bigoli al torchio con fegatini d’anatra abbinato a Cabernet Franc Azienda Dalle Ore 2020
Secondo Piatto
Tagliata di petto d’anatra cottura rosa con purè di patate De.Co del Monte Faldo e trombette nere abbinato a Verdugo Azienda Masiero 2016
Dessert
Dolce di castagne abbinato a Doro Azienda Masari 2007
Ogni vino è stato presentato in abbinamento al piatto con informazioni sul terreno e sul suolo; importante precisare che le cantine praticano una viticoltura biodinamica che si esprime soprattutto nell’uso dei preparati biodinamici, nel processo di compostaggio del concime prodotto in azienda effettuato oramai sempre più spesso anche in agricoltura biologica, nell’uso di pratiche agronomiche adeguate e nel rispetto dei ritmi biologici e cosmici.
Le spiegazioni date da Marco Margoni e da Massimo Dal Lago ci hanno permesso di capire un po' di più quali siano le indicazioni e le regole dalla coltivazione biodinamica. Nella Valle dell'Agno poi, si segue una regola particolare che i viticoltori si sono dati per mantenere il livello della produzione molto elevato dal punto di vista qualitativo.
La Regola dell’Ambiente:
L’ambiente va curato nel suo insieme, rispettandone la flora e la fauna e al fine di conservarne l’habitat naturale non più dell’80% della superficie può essere destinata a una qualsiasi forma di coltivazione specializzata, mantenendo così almeno il 20% di aree a prato o bosco.
La Regola del Terreno:
Per mantenere le specifiche caratteristiche del terreno, che rendono unico ogni vino, non si fa uso di concimi sintetici, erbicidi, insetticidi di qualsiasi tipo, che recano grave danno, alla microflora e alle falde acquifere, oltre ad eliminare indistintamente insetti utili e dannosi.
La Regola della Coltivazione:
Le lavorazioni meccaniche hanno il fine di controllare la crescita del manto erboso e di accentuare l’approfondimento delle radici per aumentare la mineralità e l’espressività dei vini oltre alla vitalità e resistenza delle piante. Per la stessa ragione non si fa uso dell’irrigazione.
Ed infine la Regola dell’Uomo:
L’uomo, le sue conoscenze e le sue esperienze costituiscono il legame tra l’ambiente e il terreno. A lui la responsabilità di rispettare nella totalità della sua produzione questi principi di agricoltura consapevole.
La giornata si è conclusa con un augurio finale del Prof. Luigi D'Agrò, presenza fissa alle conviviali degli auguri per il Veneto e con un graditissimo omaggio floreale alle signore ad opera del socio Giancarlo Favaretto.
Nelle foto alcuni momenti della conviviale: Ingresso Locanda Perinella, consegna agli ospiti del book con le raccolte borsa di studio Adelaide Masella, alcune foto dei piatti.
Desi Pianalto
Il profumo del prosciutto Veneto di Montagnana ci ha dato il benvenuto in questo incantevole borgo Medievale.
L'eccellenza del Proscuttificio Attilio Fontana Prosciutti ci ha permesso di cogliere alcuni dettagli fondamentali per la qualità dei Prosciutti da lui prodotti. L'azienda è stata selezionata e potrà fregiarsi della vetrofania UEG – Prodotto eletto.
Passeggiando per strade secolari e attraversando Piazza del Duomo, abbiamo raggiunto l'Hosteria San Benedetto dove tra selezioni di vini e pietanze dal sapore locale interpretate modernamente, abbiamo avuto modo di celebrare il nostro Convivio.
Emozionante la consegna della spilla al nuovo socio Maurizio Napoli da parte del Presidente Masella.
Una piacevole giornata in stile Gourmet al termine della quale abbiamo avuto il piacere di consegna la vetrofania anche al ristoratore che ci ha ospitato.
Benvenuta Primavera.
Desi Pianalto
Vini in abbinamento ai piatti:
Eccellenza del Territorio: Lugana
- Lugana Brut metodo classico Ca' dei Frati
- Lugana 'Frati" Ca' dei Frati
- Chiaretto 'Rosa' Ca' dei Frati
Quando si uniscono il Veneto e il Tentino Alto Adige la riuscita della conviviale è assicurata .
Cornice storica: TRATTORIA 'ANTICA CONTRADA' di Sirmione.
Il padrone di Casa Massimo Bocchio ci ha illustrato la storia della sua attività e di come i piatti degustati vengono eseguiti ogni volta, rispettando le antiche ricette di famiglia della mamma Emma che nel 1991 ha aperto con lui il suo primo locale.
I cenni storici e le caratteristiche sul Pesce di lago sono stati illustrati da un nostro Confrère del T.A.A. dr. Fernando Lunelli, grande appassionato ed esperto di questa materia noto esponente della Fondazione Edmund Mach (ex Istituto Agrario di S. Michele all’Adige) ed ex responsabile dell’Unità Acquacoltura e Idrobiologia.
Ringraziamento particolare alla console nazionale Raffaella Cinelli che è intervenuta alla conviviale con il Console territoriale Emilia Romagna Ernesto Amaducci, illustrando i prossimi appuntamenti degli altri consolati.
Cinelli ha sottolineato come sia importante avere sempre presente lo scopo della nostra associazione e cioè, quello di far conoscere, anche attraverso la storia e la cultura del nostro Paese i prodotti enogastronomici che fanno dell'Italia terra di tanta ricchezza e bontà culinaria.
Da non dimenticare, l'elemento fondamentale di congiunzione dei Consolati d'Italia, quello di lavorare tutti in una perfetta sinergia in modo che l' U.E.G. si inizi a conoscere anche al di fuori dai propri ambiti.
Un grazie sempre per la partecipazione ed il supporto al console Nazionale Valentino Trentin che ci ha portato una bella sorpresa realizzata all'interno del Consolato Veneto, in collaborazione con l'ONAF e cioè una premiazione speciale ad un casaro nazionale all'interno del concorso che si svolgera a Piazzola sul Brenta per Casaeu (ex Caseus Veneti) nei giorni 1 e 2 ottobre p.v.
E per finire un grazie agli ideatori e organizzatori di questa conviviale:
Desi Pianalto (Console Veneto)
Alan Bertolini (Console Trentino Alto Adige).
Non dimentichiamoci che dietro ad ognuna di esse c'è lavoro impegno e organizzazione!!
Desi Pianalto - Consolato del Veneto
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Si, è stata davvero una gran gioia condividere con tanti, sinceri amici del Trentino, del Veneto e dell’Emilia-Romagna, un’esperienza che – vuoi per le ormai condizionanti mutazioni climatiche, vuoi per le esclusive caratteristiche proprie del prodotto che l’Antica Contrada di Massimo Bocchio propone ai propri ospiti – potrebbe diventare opportunità sempre più rara!
Sirmione val bene un viaggio dedicato se ad accoglierci è l’intrigante sapienza che nasce dall’armonico sommarsi di rispetto per la buona tradizione culinaria, conoscenza analitica delle caratteristiche del pesce di lago e delle migliori soluzioni per valorizzarle ai fornelli, conoscenza del territorio (si intenda, non solo riguardo al cibo, ma anche alla storia – in ogni senso considerata – del luogo in cui il ristoratore esercita la propria nobile professione), garbo e savoir faire nel proporsi all’ospite. Massimo Bocchio è riuscito nell’intento, con gran trasporto emozionale e senza supponenza, proprio con lo spirito che ricerchiamo nei locali che selezioniamo per i nostri incontri, affinché ogni momento di convivio sia il seme per raccontare di buona cucina e buon bere oltre la percezione gustativa e, insieme, sia lo stimolo per ritrovarsi ancora, gioiosamente.
Antonio Cossu - Consolato di Trento
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Aperitivo di Benvenuto - Julienne di asparagi in tempura
Antipasti:
Cruditè di scampi con asparagi marinati
Punte d’asparago al tartufo nero e parmigiano
Mazzetto di asparagi e speck gratinato al porro e asiago
Piatti:
Risotto di asparagi Bianchi - Asparagi e uova alla bassanese
Dessert
Tartelletta di brisee con crema vaniglia, semifreddo alla meringa bassanese e fragole glassate
Alcune immagini per ringraziare, come Console Territoriale per il Veneto, e quindi come "padrona di casa" gli amici del Rotary Club Valle Agno , Bassano e Trento e gli Amici di Merlin Cocai che, con il Prof. Otello Fabris ci hanno guidato prima della conviviale ad una interessantissima visita al Sepolcro di Teofilo Folengo (Merlin Cocai).
Un ringraziamento al Presidente nazionale Nino Masella, ai consoli Nazionali Luigi Togn, Edigio Di Mase e Valentino Trentin ed al Console territoriale per il Trentino Alto Adige Alan Bertolini, oltre ai soci Antonio Cossu, Lella Bzzotto e Bruno Giorgini presenti durante la giornata. Per il Veneto è stata anche l'occasione per presentare un nuovo socio, Luca Michielan spillato per l'occasione dal Presidente Nazionale.
Desi Pianalto
Tradizione e valorizzazione dei prodotti del territorio.. Questo il tema della serata svoltasi nella splendida cornice del borgo di Montagnana (PD).
Protagonista di questa sera, il prosciutto Veneto dop prodotto dal prosciuttificio Attilio Fontana.
Presente alla manifestazione anche UEG Consolato Veneto con alcuni soci; la console territoriale per il Veneto, oltre ad avere la gradita sorpresa di cenare allo stesso tavolo del dr. Attilio Fontana ha potuto consegnare personalmente al produttore, il guidoncino dell'Associazione UEG, Il quale ha ricambiato facendo omaggio del libro dei 50 anni di storia dell'azienda.
Menu' della serata :
• Prosciutto Veneto dop del prosciuttificio Attilio Fontana stagionato 24 mesi nella cantina più antica dell'azienda. Dal 1926 questa cantina ,costruita con soffito di legno e pavimento in cotto ubicata all'interno del prosciuttificio viene usata per la stagionatura di alcuni tipi di prosciutti come quello degustato questa sera. Prodotto eccellente, con equilibrio perfetto tra stagionatura, dolcezza e giusta sapidità.
Come accompagnamento al prosciutto una gustosissima focaccia al prosciutto crudo Veneto dop, prodotta diligentemte seguendo il disciplinare,da Simone, gestore del ristorante Le mura di Montagnana
• A seguire orzo alle erbette di montagna.
Piatto eseguito con grande maestria e semplicità da uno chef che dà grande rilievo alla valorizzazione dei prodotti del territorio, Paolo Betti del Rifugio Maranza di Trento, finalista a quattro ristoranti di montagna,
• Formaggi veneti;
• Dessert : semifreddo alla mandorla con pezzi di cioccolato bianco e lampone.
Ringraziamento particolare per questa bella serata a tutti i commensali presenti al nostro tavolo in particolar modo ad Attilio Fontana, persona di squisita gentilezza ed eleganza, Presidente del Consorzio Prosciutto Veneto DOP.
Desi Pianalto
Continua il lavoro di UEG Consolato del Veneto di conoscenza delle cantine e dei produttori del Veneto in collaborazione con gli amici sommelier del gruppo "Il Sommelier Irriverente".
L'obiettivo è quello di continuare ad approfondire la conoscenza di importanti cantine venete vocate alla produzione realizzata con il Metodo Classico.
Di nuovo in cantina. Siamo a Roncà (VR), alla scoperta di “Fongaro, Spumanti Metodo Classico”, cantina fondata nel 1975 da Guarino Fongaro, importante realtà della Valle d’Alpone, da sempre vocata al metodo classico applicato principalmente alla durella coltivata in regime biologico.
Siamo accolti da Riccardo Penzo, “Brand ambassador” del marchio Fongaro che inizia la giornata parlandoci di Guarino Fongaro che, dopo aver lavorato per lungo tempo in Franciacorta, decise nel 1975 di investire qui. Mentre in zona si andava espiantando la durella in favore della garganega, il sig. Fongaro fece esattamente il contrario basando la sua produzione essenzialmente sulla durella vinificata ricorrendo al metodo classico.
Sono piantumati anche vigneti di chardonnay e di incrocio manzoni coltivati a 250-500 metri s.l.m. insieme alla durella su colline di origine vulcanica con presenza prevalente di tufo e basalto, terreni che restituiscono al calice vini di grande freschezza e sapidità.
Desi Pianalto
Avere uno scopo comune permette ad associazioni come UEG - Consolato del Veneto di confrontarsi e socializzare con persone appartenenti a diverse realtà lavorative e ad affacciarsi al mondo delle nuove generazioni e al loro modo di pensare e comunicare. Con mia piacevole sorpresa, ogni volta che partecipo ad una manifestazione come quella di questa sera, mi accorgo che non si sono persi, per nostra fortuna, l'entusiasmo e la voglia di far conoscere alle persone un patrimonio ricco d'arte, storia, cultura, cibo, vino che caratterizza la nostra bella Italia in tutte le sue Regioni.
Stasera, grazie al cortese, inaspettato e gradito invito di Mauro Gambin giornalista della rivista Magazine "Conipiediperterra" ci troviamo a Montagnana, in provincia di Padova .
Che questa magnifica città murata fosse ricca di storia e arte, lo potevamo immaginare, ma la visita guidata svolta da una simpaticissima guida turistica Silvia Raimondi dell'associazione culturale Murabilia di Montagnana ce l'ha fatta apprezzare ancora di più.
Il giro turistico è iniziato con la visita al Castello di San Zeno e con la vista spettacolare dalla magnifica torre più alta e antica della città (38 m circa) fatta costruire da Ezzelino III da Romano nel 1242; si é proseguito con una passeggiata fuori le mura dove si é potuto ammirare uno spettacolare panorama di tutta la città fortificata con la luce dell'imbrunire.
Alla fine siamo tornati al punto di partenza in piazza Vittorio Emanuele II ,dove si è svolta alla presenza di tutte le autorità locali, provinciali e regionali, associazioni di categoria ed alcuni produttori di aziende locali, la presentazione della manifestazione DA RIVA A RIVA il nostro Veneto.
La serata é proseguita con degustazione dei vini di cantine dei Colli Euganei con la collaborazione dei Sommelier dell'AssociazioneItaliana sommelier Padova in abbinamento a piatti magistralmente eseguiti dai ristoratori del luogo ed elegantemente serviti dai giovani dell'istituto Alberghiero Jacopo di Montagnana.
Come Socio dell' Associazione UEG-Consolato del Veneto, avente l'obiettivo di valorizzare i prodotti del territorio attraverso la conoscenza di aziende locali e degustazioni di vini in abbinamento a piatti gourmet, invito tutte le persone ad affacciarsi a questo mondo così vasto e a partecipare sempre più numerosi a questo tipo di manifestazioni.
Tutto questo farà crescere non solo la propria conoscenza culturale, artistica ed enogastronomica, ma ci permetterà di sensibilizzare ancor di più le Istituzioni locali e nazionali che bisogna investire in questi progetti che sono il carburante necessario per far ripartire, dopo un disastroso periodo di pandemia, la macchina economica del nostro paese apprezzato in tutto il mondo.
Presenti all'evento: Alberto Bernardi
chef Mariana Epure del Ristorante La Posata Bianca Abano Terme,
Renato Malaman
Michele Pigozzo Assocuochi Patavium
Desi Pianalto
Conviviale “La boca non xe straca finchè no la sa da vaca”
Seminario conoscitivo di abbinamento vini/formaggi condotto da Francesco Salano – Sommelier e Maestro degustatore formaggi ONAF
Con presentazione dei seguenti formaggi:
- Gorgonzola Dop riserva,
- Erborinato di Montegalda,
- Blu Stilton,
- Erborinato Fourme d'Ambert
e dei seguenti vini in cui abbinamento:
- Monte Durello Passito IGT 2017 - Gianni Tessari,
- Recioto di Gambellara DOCG 2017 - Lino Sordato,
- Bagnoli Friularo DOCG 2015 - Dominio di Bagnoli a Bagnoli di Sotto (PD)
- Refrontolo passito DOCG 2018 - Azienda Agricola Giuseppe Liessi
A seguire cena con:
- Risotto al Basilico e Datterino,
- Vitello in salsa tonnata, insalata russa e pomodori ripieni
- Mousse alla frutta
Desi Pianalto
Ritrovo dalle ore 10 per partecipare alle varie fasi di lavorazione del latte nel caseificio della malga.
E' poi seguito un pranzo nell'agriturismo della famiglia con la degustazione di formaggi prodotti dalla Malga Verde, spezzatino con polenta, tosela con contorni e dolci.
La famiglia Cortese racconta una storia di ritorno alle tradizioni e che parte nel 2006 quando Maurizio decise di gestire quella malga di Lusiana Conco, sull'Altopiano di Asiago; un'avventura in quota che per lui, abituato all'alpeggio delle sue vacche, faceva parte del suo lavoro.
Partì da solo, portando solo gli animali e iniziando a sistemare un posto veramente bellissimo. Aveva qualche idea, tanto coraggio e un modello di imprenditoria fuori dagli schemi.
In cuor suo sperava che un giorno i suoi tre figli lo avrebbero affiancato, ma non fu così, non subito. Dopo aver provato diverse esperienze lavorative, alla fine tutti e tre tornarono, richiamati da una passione originaria che non li aveva abbandonati.
Tornarono, portarono idee e trasformarono Malga Verde in un riferimento unico per la produzione casearia sull'Altopiano, dando vita a numerosi prodotti fra cui il principe dei formaggi di questa terra, il formaggio Asiago DOP.
Una storia anche di resistenza in quota, alla quale Maurizio tiene tantissimo.
Il socio Giancarlo Favaretto ci ha descritto tutte le fasi e le tipologie di Asiago DOP in lavorazione nelle zone dell'Altopiano e il disciplinare di produzione.
Una annotazione a parte merita la Tosella.
Questo formaggio declinato “al femminile”, è un prodotto caratteristico della nostra zona e vede il suo apice produttivo proprio in coincidenza con il periodo dell’alpeggio che va da maggio a settembre.
È in realtà un formaggio freschissimo le cui origini sembrano risalire alla semplice e più arcaica delle sue funzioni: soddisfare le quotidiane necessità di sfamare i malgari durante il lavoro estivo.
Con l’utilizzo della Tosella veniva così preservato il più pregiato, commerciabile e remunerativo formaggio di malga, utilizzato un tempo anche come merce di scambio o per pagare i dazi ai fittavoli e oggi fattore di reddito importante.
Dal punto di vista “tecnico”, la Tosella è un formaggio fresco, a pasta molle, ottenuto da latte vaccino e che si presenta con un colore bianchissimo ed una consistenza moderatamente elastica, da consumare al massimo entro 2 o 3 giorni perché, contenendo parecchia umidità e poco sale, non si presta alla stagionatura.
Va consumato dopo un passaggio veloce sulla griglia, oppure in padella con un piccolo fiocco di burro , o con un’impanatura veloce con pane grattugiato e farina bianca o, infine, un passaggio svelto in un tegamino al forno “et voilà”, in pochi minuti avrete pronto un piatto davvero appetitoso che nella tradizione montanara lo vuole completato dalla polenta alla griglia e magari da freschi funghi di bosco.
La Tosella deve il suo nome con ogni probabilità alla parola “tosare”, termine con cui i malgari dell’altopiano di Asiago, oltre che il gesto riferito alla tosatura delle pecore, indicano anche il rifilare le forme di formaggio appena prodotto, smussandole delle sbavature che fuoriescono dagli stampi e recuperando così il prezioso alimento. Ma, oltre a ciò, c’è anche chi sostiene che il nome Tosella, in dialetto “tosela” sia anche un riferimento al termine gergale “tosa”, con cui viene identificata una giovane fanciulla, in associazione alla sua freschezza e delicatezza.
Desi Pianalto