UEG - Consolato Trentino Alto Adige e Südtirol

Sei un socio e vuoi essere sempre aggiornato sulle attività di UEG - Consolato Trentino Alto Adige e Südtirol clicca su login

Login

Home

Consolato Trentino Alto Adige/Südtirol

Il Consolato Territoriale Trentino Alto Adige/Sudtirol promuove le eccellenze enogastronomiche del territorio.

6 aprile 2024 Ristorante Peter Brunel

6 aprile 2024

Peter Brunel Ristorante Gourmet - Arco (TN)

La fama di Peter Brunel è stata solo una delle ragioni che hanno indotto Alan Bertolini, Console territoriale del Trentino/Alto Adige-Südtirol (che mi ha benevolmente voluto al suo fianco per l’organizzazione ed i dettagli operativi di questa piccola, gustosissima avventura), a convocarci nel sobrio palazzetto sulla strada che collega Torbole sul Garda ad Arco, in provincia di Trento, che da pochi anni ospita la geniale creatività - non solo culinaria - dello stellato chef trentino.

È stata la cordialissima accoglienza che Peter ci ha riservato quando siamo andati a trovarlo per valutare, insieme, l’ipotesi di accogliere in quello spazio i Soci e gli amici trentini della Union Européenne des Gourmets per la prima conviviale di questo 2024. È stata la sobria ed elegante tavolozza di colori che Peter ha scelto per arredare il suo locale; è stata la luminosità naturale degli ambienti; è stata la razionale disposizione delle sale da pranzo e dei piccoli salotti riservati all’accoglienza degli ospiti; è stata la scelta di Peter di riservare gli ampi spazi del suo locale in parti assolutamente uguali agli ospiti a tavola e al personale che, in cucina ed in sala, deve dedicarsi a loro; è stata la professionalità educata e non supponente di tutti indistintamente i collaboratori dello chef in sala; è stata la dedizione di Peter al suo lavoro e la sua passione per arricchirlo instancabilmente di originali e stimolanti chiavi di lettura, tutte finalizzate a stupire l’ospite, senza peraltro mai rinunciare al livello massimo di qualità della proposta enogastronomica…

Peter - che vive una vita intensa anche lontano dai suoi fornelli - si rivela stregato dalla figura di Gabriele D’Annunzio e, studiandone approfonditamente la personalità, i vizi e le virtù, ci dice dei suoi piatti come fossero capitoli di un racconto scritto a quattro mani con il Vate, seguendo un itinerario che scorre tra i ritmi di una giornata e quelli delle stagioni che segnano i tempi della natura. Affabulatore come pochi, lo chef condisce con vivace aneddotica ciascuna delle pietanze che propone ai commensali, guidandoli alla percezione di profumi e sapori, affinché ogni ingrediente giustifichi il suo essere lì, in quel piatto dove, pur “leggibile” e con la sua personalità, concorre ad un’armonia e ad un equilibrio gustativo davvero coinvolgenti, spesso sublimi.

Ed è così che ingredienti di semplicità disarmante come la pasta di grano duro, la lingua, il burro, la patata, le uova, la bieta, la ricotta, il pomodoro, il parmigiano, le taccole diventano note di uno spartito così sapientemente disposte da diventare sinfonia; tessere di un mosaico che può fare a meno di denominazioni altisonanti per realizzarsi in una inattesa armonia cromatica, seguendo le tracce dei “pizzini” manoscritti che D’Annunzio lasciava qua e la per la sua cara Albina (o Suor Intingola o Suor Ghiottizia, nel gergo più goliardico del Vate…).

Lo aveva preannunciato agli invitati, il nostro Console Territoriale.: <<Sarà una esperienza indimenticabile; non avrete disponibile un tradizionale menù cartaceo da seguire pedissequamente, ma sarà uno scoprire portata dopo portata quanta poesia può intersecare la buona cucina; quanta emozione può generare la storia di un piatto se al racconto si somma la maestria dello chef>> e così è stato! Il prezioso cartoncino del menù che Peter ha donato a ciascuno degli ospiti - arricchendolo di un saluto personale vergato di suo pugno, solo dopo la fine del convivio - è diventato cimelio da conservare per riportare alla mente il racconto, agli occhi i colori e alle papille il gusto di un eccellente, originalissimo, pranzo tra amici, guidati da un direttore d’orchestra d’eccezione come Peter Brunel.

Si, eravamo amici tra amici e con noi, graditissimi commensali, anche la Presidente della U.E.G. Raffaella Cinelli, il Console di Bologna-Modena-Ferrara-Reggio Emilia e, con il Console Territoriale, l’intero Direttivo del Consolato del Veneto. Sono certo che tutti si ritroveranno nel pensiero che Walter Zanon, ultimo (solo in ordine di tempo) dei Soci trentini della Union Européenne des Gourmets, ha espresso sul suo profilo social all’indomani del nostro convivio:

<<Tentare di ricondurre l’opera di Peter Brunel a semplice esercizio tecnico, risulta francamente riduttivo. Egli è più che uno chef: è istrionico e coinvolgente, è curioso e appassionato di storia e di arte. Quando parla di Gabriele D’Annunzio gli si illuminano gli occhi e ne parla con deferenza, con rispetto quasi sacrale. Poi, pervaso dal sacro fuoco dell’ispirazione ne estrapola un menù, scavando nella storia archeo-culinaria del secolo scorso e con perizia certosina ne trae autentici gioielli, tutti ispirati al “Vate” nazionale.

Pranzare da Peter è un esperienza totale, avvolgente e indimenticabile, da provare almeno una volta. Un esperienza che sarebbe piaciuta anche al “Vate”.>>.

Un grazie, infine, a quanti (Cristina, Sabrina, Stefano, Walter) oltre al sottoscritto, hanno contribuito alla costruzione della galleria di immagini che correda queste note.

Antonio Cossu

Il pane e l’olio EVO di Peter Brunel

Cialde di riso soffiato allo zafferano; ricami saraceni con gocce di salsa di barbabietola;

catalana con foie gras e verdurine (carota, finocchio, cuore di carciofo) in agrodolce.

Nel bicchiere: Revì, Trentodoc Dosaggio Zero, 2020

Il “tramezzo” dannunziano, nelle delicate versioni per “onnivori” e per intolleranti ai latticini

"Mi venga voglia di pranzar fuori..."

(nelle versioni al sx/femminile e dx/maschile: lingua, prosciutto, burro e 4 o 5 uova!

Nel bicchiere: Montenegroni (amaro Montenegro, vermouth rosso, gin e angostura bitter)

"L'Ovo": uovo di gallina, anguilla, patata, paprika affumicata.

Nel bicchiere: Az. Agr. Comai, Busat, IGT Rosso Vigneti delle Dolomiti, 2021

"Can-nel-lo-ni" dannunziani (Gabriele ci mette la faccia):

Pasta di grano duro, bieta, ricotta, formaggio morbido, parmigiano, pomodoro e salsa acida.

Nel bicchiere: Az. Agr. Comai, Busat, IGT Rosso Vigneti delle Dolomiti, 2021

Peter Brunel impiatta la casseruola dannunziana

La casseruola di D'Annunzio: Polpo, capasanta, trota rosa, taccole e daikon.

Nel bicchiere: Az. Agr. Comai, Morèr, DOC Trentino Rebo, 2020

I formaggi morbidi di D'Annunzio.

Nel bicchiere: Az. Agr. Comai, Morèr, DOC Trentino Rebo, 2020

La dannunziana Mondia d'arance.

Nel bicchiere: PUNI Distilleria, VINA The Italian Malt Whisky and soda

PUNI Distilleria srl - VINA The Italian Malt Whisky 43°

Il Parrozzo dannunziano e la petit four al cioccolato.

Nel bicchiere: Aurum Golden Orange Liqueur

I “pizzini” del Vate

Peter Brunel al volante della Porsche decappottabile di Alan Bertolini

Lo staff di cucina insieme allo chef Peter Brunel

Alcuni dei commensali al convivio UEG Trentino del 6 aprile 2024

3 Dicembre 2023 - INNESTI Restaurant - Pergine Valsugana (TN)

 

3 dicembre 2023, a Pergine Valsugana (TN)

INNESTI Restaurant

Le relazioni virtuose

Le festività natalizie, si sa, rendono tutti più buoni…

Il 3 dicembre, con questo spirito e tanti buoni auspici, abbiamo voluto celebrare la conviviale del Consolato Trentino/AltoAdige-Südtirol contando di poter assaporare buoni cibi e buoni vini da sommare alle nostre buone e sincere intenzioni.

Un giro di parole forse fuori luogo (ché i buoni propositi si misurano nei fatti e non solo nelle intenzioni), pronunciate – il destino! – proprio in un luogo in cui niente, ma proprio niente, è fuori posto.

Così è apparso a tutti noi Innesti Restaurant, appena ne abbiamo varcato la soglia…

Accoglienza garbata e professionale. Sobrietà e funzionalità degli arredi e della mise en place. Rigorosa pulizia di tutti indistintamente gli ambienti (è un aspetto che verifichiamo sempre con particolare attenzione – seppure in modo non maniacale – nelle nostre occasioni d’incontro), insieme alla funzionalità del guardaroba. Soprattutto il piacere di interloquire con personale educato e competente, mai invadente, coordinato egregiamente da Elisa (Bertoldi), la padrona di casa...

E la cucina? Piatti straordinariamente sorprendenti, come la piccola galleria di immagini che correda queste note vorrebbe rappresentare!

Chef Daniele (Tomasi) sorride e governa i fornelli con gioia, regalando gioia ai suoi ospiti.

Ogni pietanza è armonica sintesi gustativa di ingredienti che al palato si svelano ad uno ad uno, evocando - indifferentemente - l'orto fuori dalla porta di casa o continenti lontani, vissuti dallo chef con l’entusiasmo di chi ama il proprio mestiere, curioso e ricettivo oltre le frontiere, il tutto all'insegna di selezionate materie prime di indiscutibile qualità...

Non poteva chiamarsi che INNESTI un luogo nel quale la storia e la tradizione del territorio si sposano perfettamente con storie e tradizioni di altri popoli, incontrati in prima persona, non dei quali si è sentito solo vagamente parlare!

La cantina di Innesti non è ricchissima di etichette, ma senz'altro propone una selezione qualitativamente adeguata e all'altezza dei piatti proposti. Per contro, è vivace e articolata l’offerta di distillati di pregio. Il tutto per un rapporto qualità/prezzo equilibrato, tanto da far meritare al ristorante il premio speciale di Gambero Rosso.

Efficace ed intelligente la comunicazione che Elisa gestisce attraverso una rete social ben curata nel linguaggio e nella grafica, con immagini fortemente evocative della filosofia del ristorante.

Siamo qui, a tavola, solo in una ventina, dopo che una inattesa falcidie dovuta a qualche fastidiosa influenza e a qualche ricaduta nelle matrigne braccia del CoViD non ha consentito a molti, che pure avrebbero voluto essere con noi, di raggiungerci nella suggestiva sala in legno di Innesti.

Con noi, graditissimo ospite, il Professor Stefano Tardivo, dell’Università di Verona, che ha intrattenuto i commensali - senza tediarli, grazie alla sua cordiale comunicatività - sul tema “Il vino come alimento: analisi dei rischi igienico-sanitari”, arricchendo le proprie enunciazioni con curiose aneddotiche e interessanti dati statistico-scientifici. Con ogni probabilità, la relazione del prof. Tardivo troverà spazio nelle pagine del sito nazionale dell’Associazione.

Ci hanno fatto ottima compagnia anche Lorenzo Simoni e sua moglie, la Signora Giuliana. Il titolare delle Cantine Monfort - che, generosamente, ha messo a disposizione della UEG trentina buona parte delle etichette richiamate in menù -  ha sapientemente illustrato i singoli vini che hanno accompagnato le proposte della cucina, presentati quasi fossero tessere del bellissimo mosaico di storie di vita, di lavoro, di sacrifici, ma anche di gratificanti soddisfazioni che hanno segnato e continuano a segnare (grazie anche all’impegno di Chiara e Federico, nuova generazione dei Simoni in cantina) la vicenda della prestigiosa casa vinicola.

Dopo oltre quattro ore trascorse utilmente e serenamente a tavola ci siamo lasciati in allegria, con l’auspicio condiviso di mantenere lo spirito dell’Associazione sempre orientato alla buona prassi di vivere i momenti conviviali come arricchimento di ciascuno in quanto parte di una comunità che, senza supponenza e protervia, assegna alla conoscenza consapevole della buona tavola un ruolo primario.

Appuntamento alla prossima primavera, o forse prima… ;)… ;)))

 

Un "patriottico" benvenuto della cucina (mattoncino di erbette, pomodorino confit, garum di sarde)

Ancora un benvenuto dalla cucina (crema di carciofi, olio EVO e latte di mandorla)

Morbide sensazioni, tra terra e mare...

Babaganoush con merluzzo in oleocottura, alga e cialda al nero di seppia

L'oriente che non ti aspetti!

 "Ramen di montagna”

(pasta 36 tuorli tirata a mano, con funghi delle Dolomiti di quattro stagioni, salmerino e tartufo nero trentino).

Un’avvolgente festa di sapori, oltre il pensabile.

Tortelli al formaggio di Fravort, ristretto al vermouth e tartufo nero trentino

Armonia cromatica e delicato stupore al palato!

Lombo di cervo arrosto, purè di sedano, cavolo cappuccio stufato e salsa al cioccolato

Un “dolce/non dolce” di rara bontà! Cioccolato, sesamo tostato, whiskey e tabacco

Il Console Nazionale Antonio Cossu (2° da sx) ed il Console territoriale Alan Bertolini (ultimo a dx),

insieme allo chef Daniele Tomasi e ad alcuni Soci UEG del Trentino

16 Luglio 2023 Locanda delle Tre Chiavi - Isera (TN)

Il tempo mai perduto, il tempo ritrovato.

Alla ricerca delle radici della vite

Si scrive Enantio, si pronuncia Enantzio… Ceppo Ultracentenario

Rispettosi degli indirizzi forniti dalla struttura nazionale della U.E.G. ci siamo dedicati, in questo scorcio d’anno, alla rigorosa ricognizione sul nostro territorio alla ricerca dei vitigni pre-fillossera (o franchi di piede, o a piede franco, o senza innesto) che arricchiscono la viticoltura trentina.

Siamo stati, innegabilmente, fortunati! SlowFood, infatti, ha recentemente accolto tra i propri presìdi l’Enantio, proprio il più tipico dei vitigni pre-fillossera coltivati in Trentino, segnatamente nella bassa Vallagarina, a sud di Rovereto.

Da lì siamo partiti, incontrando - nel suo campo ai Coi, in destra Adige - il vignaiolo Lorenzo Bongiovanni per gustare il suo Enantio Piede franco, nell’ottima annata 2018. Non è stata da meno l’annata 2022 del Foglia Frastagliata franco di piede, prodotto - mediamente in 2000 bottiglie all’anno - dall’Azienda Agricola Vallarom, che abbiamo intercettato ai Masi di Avio. Risalendo il corso dell’Adige, all’altezza di Isera un incontro inatteso con il Felix, uno chardonnay da vitigno senza innesto, coraggiosamente prodotto dalla storica Azienda Agricola De Tarczal. Ma il nostro viaggiare tra i vigneti del Trentino ci ha portati fino all’alta Valle di Non, a scoprire il Groppello a piede franco di Revò, prodotto da El Zeremìa, da ceppi di oltre 120 anni di età piantati ad oltre 700 metri d’altitudine, sulle sponde del Lago di Santa Giustina…

È così che nasce il nostro convivio dedicato al tema dell’anno proposto dall’Associazione, dopo una illuminante mattinata trascorsa in visita al vigneto senza innesto del Felix, sulle “roste de l’Ades” e con ospiti graditissimi la Presidente Nazionale, Raffaella Cinelli, il Console Nazionale Valentino Trentin ed i Consoli del Veneto, Desi Pianalto e di Bologna-Modena-Ferrara-R.Emilia, Ernesto Amaducci.

Solidi vitigni di antico nerbo, per piatti sostanziosi, dal gusto pieno. Semplici e preparati con amore, per poterli assaporare in gioioso convivio, chiacchierando con i produttori e ascoltando Sergio Valentini, oste affabulante e generoso scopritore di giovani talenti dell’enogastronomia (in questa particolare occasione I Druper, torrefatori artigiani in Zambana, poco a nord di Trento).

La Locanda delle Tre Chiavi è un punto di ristoro storico, per il calore dell’accoglienza, per l’energia e la professionalità dei titolari (Annarita in cucina e Sergio in sala), per la qualità delle materie prime utilizzate, per l’impegno etico e sociale che caratterizza l’azienda e per la sua predilezione per la storia gastronomica del territorio. Tutte tessere di un mosaico che ne hanno fatto il luogo ideale per celebrare, come sempre con il piacere dell’incontro, una partecipata ed intensa conviviale del Consolato U.E.G. del Trentino/Alto Adige-Südtirol.

 

 

(L'escursione del gruppo UEG nel vigneto dello Chardonnay Felix)

(I confréres UEG ai tavoli della Locanda delle Tre Chiavi)

(Le gustose pietanze di chef Annarita)

 

 

(I vini pre-fillossera - preceduti da un'ottima bollicina di montagna - che hanno accompagnato i piatti e le rispettive schede tecniche)

26 novembre 2022 Conviviale Ristorante Vecchia Sorni

Conviviale del 26 novembre 2022

Ristorante Vecchia Sorni, Sorni di Lavis (TN)

Luigi e Marisa Togn guardano lontano…

 

Luigi Togn avrebbe voluto essere con noi.

Per mesi, prima di lasciarci, aveva insistito affinché la Vecchia Sorni fosse il luogo del nostro convivio; lo avevano affascinato, di questo luogo incantato sulle colline avisane, la creatività della cucina e la sapiente gestione della sala, unite alla esclusività di una location mozzafiato.

La professionalità non supponente ed il buon gusto erano, per Luigi, certificazione di eccellenza. Siamo stati felici di seguire le sue indicazioni ed oggi – all’indomani del nostro bellissimo incontro – dobbiamo essergli ancora una volta grati per essere stato, fino all’ultimo, il faro della UEG trentina. Una eredità che ci impegna ad essere concentrati sulla qualità del nostro essere testimonial della buona cucina e del buon bere, del rispetto della natura e del territorio, del piacere del bello e del valore della cultura.

Con noi anche Marisa - l’amata moglie di Luigi Togn, sempre al suo fianco negli eventi locali e nazionali della UEG - e Romina - la maggiore delle sue tre figlie, dinamica imprenditrice e Delegata Regionale delle Donne del Vino - che hanno fatto sentire ancora più vicino a ciascuno dei convenuti il carisma del loro caro Gigi.

La Vecchia Sorni, quella che Luigi ha voluto che fosse il posto giusto per scambiarci i buoni auspici per il Natale 2022, non ha tradito le aspettative. Una cucina improntata alla rigorosa selezione qualitativa della materia prima; una relazione virtuosa tra prodotti tipici del territorio trentino proposti in perfetta amalgama con la lezione mediterranea che lo chef, il siciliano Giuseppe Asaro, ha appreso nel suo ormai lungo percorso di formazione, nazionale ed internazionale.

La carta dei vini – presentata da Romina e messi generosamente a disposizione dalla famiglia Togn – ha reso piacevole ogni piatto e armonico ciascun abbinamento, sapientemente dettagliato dal maître sommelier Alessandro Fais. In un menù di qualità, anche l’acqua – la frizzante dolomitica oligominerale 8.1 di Cedea – ha trovato una sua collocazione ideale, a far da apprezzata damigella al dolce-non dolce proposto da Asaro. La K24 Liquid GOLD, grappa stravecchia barricata del confrère Beppe Bertagnolli (vivace rappresentante dell’ultima generazione di una storica dinastia di distillatori trentini), ha suggellato un appuntamento nel quale al ricordo di Luigi Togn si è sommato il piacere dell’incontro conviviale, nella più autentica tradizione della Union Européenne des Gourmets.

Una riuscita anteprima – come hanno sottolineato il Console Territoriale Alan Bertolini ed il neo-nominato Console Nazionale Antonio Cossu – intensamente partecipata dai Soci trentini, insieme ad alcuni graditissimi confrères del Veneto, a delineare l’impegno del Trentino per i prossimi appuntamenti nazionali dell’Associazione. Luigi ci guiderà da lassù e sarà orgoglioso di noi!

Ricordo di Luigi Togn 15 novembre 2022

Con queste parole - in occasione delle onoranze funebri dello scorso 15 novembre, presente la quasi totalità degli associati - abbiamo rassegnato nelle mani della consorte e delle figlie, il pensiero del nostro Consolato Territoriale in ricordo di Luigi Togn, Primo Console Delegato (1° Vice Presidente) dell’Associazione, scomparso nel giorno del suo 80° compleanno, il 13 novembre 2022.

    U.E.G. Italia  -  Consolato Trentino / Alto Adige-Südtirol

 

Trento / Roverè della Luna, 15 novembre 2022

 

Carissima Marisa,

carissime Romina, Valentina e Martina

Il Consolato Trentino / Alto Adige-Südtirol della UEG - Union Européenne des Gourmets vi fa pervenire il senso delle proprie sincere, fraterne condoglianze, unendosi al commosso ricordo del vostro Luigi che in queste ore addolora l’intera comunità trentina, insieme a quanti – nel Paese, in Europa e oltre i mari – hanno saputo coglierne le straordinarie capacità imprenditoriali, apprezzarne l’indole signorile, garbata e conviviale e misurarne la innata, generosa umanità.

Una eredità di insegnamenti che raccogliamo con l’impegno di renderne partecipi quanti intenderanno rinnovare le esperienze che in lunghi anni hanno reso gioiosi e indimenticabili i nostri incontri conviviali insieme a Luigi.

Condividendo il vostro auspicio e in memoria del caro Gigi, abbiamo inteso contribuire alle attività dell’AIRC – Comitato Veneto Trentino Alto Adige, confidando che il sostenere la ricerca scientifica possa essere lo strumento imprescindibile per alleviare sempre più dolore e sofferenza.

Un abbraccio sincero!

11 giugno 2022 Osteria a Le Due Spade - Trento

Osteria a Le Due Spade - Trento

Il Rosato, un Vino vero...!!!

Dal 1545 la gioia del palato dei buongustai trentini – e di quanti da Trento hanno avuto il piacere di transitare – si chiama Osteria a Le Due Spade. In una ininterrotta sequenza di grandi chef, il locale continua a proporsi come imperdibile punto di riferimento della cucina di qualità nel capoluogo. In queste ultime settimane si sono sommati, per l’Osteria, l’ambito riconoscimento di 1 Cappello della Guida de L’Espresso e la menzione nella prestigiosa Guida Michelin. Un successo meritato per il giovane staff che da meno di un anno ha raccolto l’impegnativa eredità delle gestioni di Pompeo (prima, con la sua Rita) e Massimiliano (loro figlio, poi) Peterlana.    

Locale elegante e intimo, con personale professionalmente eccellente, ha accolto magistralmente la nostra Conviviale, preparata in ogni particolare con Gianni (Pasolini), anima dell’Osteria, che proprio nel giorno del nostro incontro ci ha lasciati, prematuramente. Commossi, abbiamo pensato a lui ed al suo permanente sorriso, ringraziandolo per quanto ha saputo dare e insegnare, lui milanese, al mondo del vino e dell’accoglienza in Trentino.

All’insegna dei vini rosati, in abbinamento ai delicati sapori proposti dallo chef, il pranzo si è animato quando ai commensali è stato richiesto di esprimere liberamente le proprie valutazioni su uno dei vini proposti, denominato L’IGNOTO e servito in pieno anonimato. Al divertito consenso per l’iniziativa si è sommato il lusinghiero esito della “sfida”: pressoché unanime l’apprezzamento per il vino e l’abbinamento, numerosi i commensali che ne hanno individuato il vitigno e ben descritto sentori, gusto ed eleganza. Evviva e benvenuto, dunque, al non più ignoto ma ancora inedito Lagrein rosato del Trentino (DOC, 2021)!!

Prima del piacere della cucina e del calice, una breve ma intensa visita al vicinissimo Duomo di Trento, la Cattedrale di San Vigilio, guidati dall’artista trentino Marco Arman, già sagrestano della Chiesa madre della città. Un’anteprima a dire che la ricerca del cibo per l’anima deve essere sempre almeno pari all’entusiasmo verso il cibo per il corpo

3 dicembre 2021 Ristorante Essenza

 Ristorante ESSENZA a Trento

"Cena degli Auguri"

Per scambiarci gli Auguri di Natale abbiamo scelto il Ristorante Essenza, di recente apertura, in pieno centro a Trento.

Durante la cena il Dott. Davide Brugna ci ha intrattenuto con una interessante relazione sulle erbe: le 20 specie più frequenti dell'arco alpino; molte di queste sono state utilizzate nei piatti che ci ha fatto degustare lo Chef Pasquale Granata.

 

10 luglio 2021 Ristorante Boivin

Ristorante Boivin a Levico Terme

"I Vini Rosati"

Riccardo Bosco raccoglie la preziosa eredità tramandatagli dai suoi antenati, fondatori e gestori - fin dal 1878 – della Pensione Bosco, oggi Ristorante Enoiteca Boivin, nel cuore di Levico Terme, in Trentino. Ospitato in un’antica cantina (Boivin significa proprio “luogo in cui bolle il vino”), il Ristorante di Riccardo propone ricette legate alla stagionalità dei prodotti, sempre di primissima qualità e prossimità territoriale, che la cucina tratta non tradendo la tradizione ma arricchendola sapientemente grazie allo spirito innovativo e alla curiosità che da sempre anima chef Riccardo, generoso fautore della interdipendente fratellanza, non solo enogastronomica, tra i popoli e le loro genialità.

Per la nostra Conviviale – ospiti graditissimi anche alcuni confrères del Veneto e dell’Emilia - Riccardo ha proposto, tra l’altro, una inedita insalata di Tinca ed una originale triplice modalità di cottura per un prodotto davvero meritevole dell’attenzione del mondo gourmet: il capretto di Pezzata Mochena; piatti che gli hanno guadagnato il nostro sincero plauso, con la certezza di un ritorno nel suo splendido locale.

 

"CARNEVALE E BOLLICINE FRIZZANTI"

Conviviale   “Carnevale e bollicine frizzanti”     
26 febbraio 2017, ore 12:00

Piccolo Buffet “a sorpresa” all’arrivo
 

Carnevale e bollicine frizzanti

 

 

LOCANDA ALPINA

Cari Confrères ed Amici, 
E’ con piacere che Vi attendiamo numerosi al prossimo pranzo conviviale, che si terrà il 26 febbraio prossimo, ad ore 12:00, presso il Ristorante LOCANDA ALPINA di Brez (Tn), Val di Non (Sponda destra salendo da Trento), Piazza Municipio, info@locandalpina.it .

Il menù è in via di approfondimento e verrà comunicato non appena possibile: il tema sarà “il Carnevale” e quindi sarà un pranzo spumeggiante, con “Bollicine” in accompagnamento.

 

 

Sarebbe gradita una gentile conferma di presenza

Confidando in una partecipazione numerosa, un cordiale arrivederci.

Malè, 30 gennaio 2017

il console territoriale
Alan Bertolini